Hamas fa paura: “Si vendicherà uccidendo israeliani all’estero”

Hamas fa paura: “Si vendicherà uccidendo israeliani all’estero”

L’intelligence israeliana lancia l’allarme: Hamas potrebbe colpire israeliani all’estero in risposta alla morte del suo leader Ismail Haniyeh.

L’intelligence di Tel Aviv ha rilevato segnali preoccupanti: Hamas starebbe organizzando una vendetta per la morte del suo leader Ismail Haniyeh, con l’obiettivo di colpire cittadini israeliani all’estero. Questo sviluppo rappresenta un cambio di strategia per il gruppo palestinese, che solitamente ha limitato le sue operazioni a Gaza e nei territori limitrofi.

Hamas pianifica ritorsioni globali

Secondo fonti israeliane, Hamas starebbe preparando una vendetta per la morte di Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran il 31 luglio. Haniyeh era deceduto a seguito di un attacco missilistico a Teheran a raid di Israele. “Vogliono colpire israeliani all’estero”, ha dichiarato una fonte di Tel Aviv, sottolineando come la minaccia includa alti funzionari, turisti e cittadini comuni. L’emittente israeliana Channel 12 ha riportato che questa decisione è stata presa due giorni dopo l’assassinio di Haniyeh e rappresenta un significativo cambiamento nelle tattiche di Hamas. A differenza delle operazioni precedenti, questo approccio mira a uccidere israeliani fuori dai confini, una tattica già utilizzata da Hezbollah e Iran, ma inedita per l’organizzazione palestinese guidata da Yahya Sinwar.

Proseguono i negoziati tra il gruppo palestinese e Israele

Parallelamente ai preparativi di Hamas per eventuali ritorsioni, continuano i negoziati tra Israele e il gruppo palestinese per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. La delegazione israeliana, guidata dai capi del Mossad, David Barnea, e dello Shin Bet, Ronen Bar, è rientrata a Tel Aviv dopo aver discusso al Cairo un aggiornamento sulle proposte di sicurezza lungo l’asse Filadelfia e il valico di Rafah. Secondo Ynet, i colloqui si sono svolti in un clima positivo, con le parti che hanno lavorato per ridurre le divergenze esistenti. Domani Hamas dovrebbe ricevere i testi aggiornati tramite l’Egitto, ma non è ancora chiaro se accetterà le nuove condizioni proposte.

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