Ancora raid e guerra tra Israele e Hamas con l’organizzazione criminale che ha pubblicato un video con tre ostaggi israeliani.
Gli effetti della guerra tra Israele e Hamas in un video di tre ostaggi israeliani che chiedono di essere liberati e di non morire sotto ai raid del proprio Paese. Questa l’ultima mossa dell’organizzazione terroristica che ha diffuso un filmato con tre persone anziane che chiedono solo di poter tornare in libertà. Intanto gli Usa hanno lanciato una coalizione contro gli attacchi degli Houthi – alleati dell’Iran – nel Mar Rosso di cui fa parte anche l’Italia.
Hamas, il video di tre ostaggi
La guerra tra Israele e Hamas sta continuando. Raid e bombardamenti non sembrano placarsi, neppure davanti alla possibilità di vedere altri civili e ostaggi perdere la vita. Ed è proprio in tema di prigionieri che è arrivata l’ultima novità.
Infatti, l’organizzazione criminale ha diffuso un video con tre persone israeliane che chiedono solo di essere liberate e di non morire sotto i colpi del proprio Paese.
“Un video terroristico criminale”. Queste le parole del portavoce militare Daniel Hagari, nel quale i tre rapiti affermano di non voler morire sotto i raid del loro stesso esercito e invocano la liberazione “a qualunque costo”. Il filmato dura poco più di un minuto e si conclude con una citazione bliblica che rende il tutto ancora più terribile: ‘Non abbandonarmi nella vecchiaia’.
La colazione lanciata dagli Usa
Intanto, al netto del filmato con i tre ostaggi, le cose si stanno sviluppando anche lontano dalla Striscia di Gaza, e precisamente nel Mar Rosso. Qui, per cercare di evitare nuovi attacchi da parte degli Houti – alleati dell’Iran e contro i rifornimenti ad Israele – gli Usa hanno optato per una coalizione.
Si tratta di una alleanza di 10 nazioni contro gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, con Gran Bretagna, Francia, Italia e Bahrein tra i Paesi che aderiranno. Si tratta a tutti gli effetti di una task force multinazionale che dovrà garantire la sicurezza. Si chiamerà Operazione Prosperity Guardian.