Alla vigilia della sfida con l’Italia, l’ex attaccante svedese ha parlato del suo illustre conterraneo.
L’assenza di Zlatan Ibrahimovic nella supersfida che deciderà l’approdo ai Mondiali del 2018 tra Italia e Svezia sta facendo parlare molti. Lo stesso attaccante del Manchester ha quest’oggi svelato il proprio punto di vista. C’è però chi tra gli svedesi proprio non lo vorrebbe. Si tratta di Kurt Hamrin, ex attaccante del Napoli, che al Mattino ha dichiarato: “Per me è quasi meglio che non ci sia Ibrahimovic, perché in campo era un fastidio. Sempre tutti a cercare la sua giocata, mica sempre gli riusciva. Per carità, se sta bene al 100% va bene, ma quando ha problemi fisici è quasi un peso. Quando lui non c’è la squadra è diversa, magari non può contare sul colpo magico, ma ci sono undici giocatori che lottano. Ibra è uno che concentra il gioco solo su se stesso. Certo, è eccezionale, ma deve essere al top per fare la differenza“.
Hamrin: “Ma con lui in campo vincevi anche giocando male“
Nonostante questo, Hamrin non nasconde la propria ammirazione per Zlatan: “È il migliore degli ultimi vent’anni della Svezia, però il fatto che non ci sia più ha consentito a tutti di crescere e sentirsi responsabilizzati. Con lui in campo vincevi anche giocando male, adesso è impossibile. La Svezia oggi è più squadra e l’Italia non la deve sottovalutare: si ricordi che ha battuto la Francia e ha eliminato l’Olanda. Il merto è del ct Andersson: alla fine dell’Europeo siamo tornati a casa un po’ demoralizzati. Lui ha ridato grande entusiasmo. Forsberg? Veloce, abile. Mi piace“. Infine una battuta sull’Italia e sull’esclusione probabile di Insigne: “È un bel talento, salta l’uomo, è rapido, quasi un uccellino come lo ero io. Un’ala vera, anche se rispetto ai miei tempi difende anche tanto, mentre io vivevo nell’aria avversaria. È molto utile al gioco di squadra e molto altruista“.