Gli spot natalizi Coca-Cola creati ispirati a “Holidays Are Coming” con l’AI generativa dividono il pubblico: scatenano le polemiche.
Coca-Cola, icona globale del marketing, ha deciso di abbracciare l’intelligenza artificiale generativa per i suoi spot natalizi del 2024. Tuttavia, la scelta non ha ottenuto il consenso sperato.
I video, ispirati alla campagna “Holidays Are Coming” del 1995, sono stati criticati per la loro resa grafica, considerata poco realistica e – in alcuni casi – persino inquietante.
Un Natale “artificiale” che non convince
Gli spot – come riportato da Il Post – presentano i tradizionali camion rossi Coca-Cola attraversare paesaggi innevati e villaggi, accompagnati da animali e famiglie che attendono il Natale.
Sebbene l’ambientazione rievochi atmosfere familiari, molti spettatori hanno trovato il risultato deludente. Tra i problemi più segnalati ci sono i movimenti innaturali dei personaggi, proporzioni distorte e animazioni poco fluide.
Un utente su TikTok ha dichiarato che i nuovi spot “hanno rovinato il Natale“, mentre un esperto di intelligenza artificiale ha definito i video “un esempio di come la tecnologia, quando non perfetta, possa generare disagio invece di nostalgia“. La
Jason Zada, fondatore di Secret Level, uno degli studi coinvolti nella produzione, ha ammesso le difficoltà tecniche. Questo ha portato a correzioni manuali che, paradossalmente, hanno reso i video ancora meno credibili.
La risposta di Coca-Cola
Nonostante le critiche, Coca-Cola ha difeso l’esperimento. Pratik Thakar, responsabile della sezione AI generativa dell’azienda, ha descritto gli spot come “un punto di partenza” per future campagne pubblicitarie.
Tuttavia, artisti e creativi si oppongono a questo approccio, sottolineando il rischio di perdere competenze umane a favore dell’automazione. Alex Hirsch, creatore della serie animata Gravity Falls, ha criticato duramente l’uso dell’intelligenza artificiale nelle pubblicità. “Il rosso Coca-Cola è fatto con il sangue degli artisti rimasti senza lavoro“, ha scritto su X (ex Twitter).
A seguire, il video dello spot pubblicitario tanto criticato:
