Sommerso da urla e fischi, Gonzalo Higuain non ha lasciato il segno al “San Paolo”. L’argentino ha piazzato un paio di accelerazioni e ha messo a disposizione la sua tecnica ma la squadra non lo ha supportato.
Difficile giudicare la prova all’esordio in gare ufficiali di Gonzalo Higuain con la maglia del Milan. Ironia del destino, il sorteggio ha abbinato ai rossoneri proprio il Napoli, club con il quale il Pipita ha segnato una valanga di gol ma con il cui ambiente i rapporti sono deteriorati dopo il trasferimento alla Juventus. Il gol dello scorso anno al “San Paolo” nel match-scudetto ha aumentato questa distanza affettiva. E l’ex Real Madrid pregustava di dare un altro dispiacere ai suoi ex tifosi (5 gol in 7 gare al Napoli, ndr).
Isolamento e qualità
Higuain, ieri sera, si è messo a disposizione della squadra rossonera grazie alla sua enorme qualità. Il classe ’87 ha controllato alcuni palloni non facili e, spalle alla porta, ha fatto salire i compagni, facendo rifiatare la retroguardia. Nel secondo tempo, Higuain ha piazzato un paio di accelerazioni che hanno costretto Albiol e Koulibaly agli straordinari. Nel finale, Laxalt gli ha fornito un pallone invitante ma il sinistro del 30nne non ha centrato lo specchio. Troppo poco per lasciare il segno: come ha ammesso Gattuso nel post-gara, i compagni devono cercarlo di più e metterlo nelle condizioni di colpire.
