Rivoluzione nella lotta all’HIV: svelato il settimo caso di guarigione al mondo

Rivoluzione nella lotta all’HIV: svelato il settimo caso di guarigione al mondo

Aids, ecco il nuovo caso di guarigione dall’HIV: la Charité di Berlino ha annunciato il settimo caso al mondo.

La lotta contro l’HIV ha raggiunto un nuovo traguardo con la notizia di un altro caso di guarigione a Berlino.

Un paziente sessantenne, affetto da HIV e leucemia mieloide acuta, è stato dichiarato libero dal virus dopo un trapianto di cellule staminali.

Questo rappresenta il settimo caso di guarigione documentato nel mondo, nonché segna un ulteriore passo avanti nella ricerca di una cura definitiva.

Aids, svolta nella lotta contro l’HIV: tutti i dettagli

Il primo paziente a essere guarito dall’HIV tramite trapianto di cellule staminali fu Timothy Ray Brown, conosciuto come il “paziente di Berlino“.

Il caso del secondo paziente di Berlino, come riportato da Leggo.it, si distingue per l’innovazione nel metodo di trattamento.

A differenza dei precedenti trapianti, dove si pensava fosse necessario un donatore con una mutazione specifica del recettore Ccr5.

Questo paziente è stato trattato con cellule staminali da un donatore che possedeva entrambe le versioni del recettore Ccr5: una normale e una mutata.

Il medico senior Olaf Penack della Charité ha spiegato che, sorprendentemente, il paziente non ha mostrato segni di HIV o cellule tumorali.

Ciò dopo oltre cinque anni dal trapianto e dalla sospensione dei farmaci antivirali nel 2018. Questo risultato è significativo.

Dato che in precedenti casi il virus aveva ripreso a replicarsi con donatori non immuni. I ricercatori stanno ora cercando di capire perché il trapianto abbia avuto successo in questo caso particolare.

Christian Gaebler, noto esperto, ha sottolineato l’importanza di questi risultati, affermando che l’obiettivo finale è trovare una cura per l’HIV applicabile a una base più ampia di pazienti.

La possibilità di guarire l’HIV senza la necessità di donatori completamente immuni rappresenta una nuova speranza per milioni di persone affette dal virus.

Le implicazioni per il futuro

Il caso del secondo paziente di Berlino sarà presentato alla Conferenza internazionale sull’AIDS a Monaco il 24 luglio, dove la comunità scientifica discuterà le implicazioni di questa scoperta.

La speranza è che questi risultati possano aprire la strada a nuovi trattamenti e ricerche che potrebbero portare a una cura più ampia per l’HIV in futuro.