La lista dei nomi di persona più odiati in Italia e in altri Paesi del mondo: tre quelli particolarmente bistrattati. Quali sono.
In Italia, la scelta dei nomi propri si collega alla religione e alla storia cristiana. Nomi come Francesco, Marco, Giovanni, Pietro e Luca rappresentano, infatti, un legame con figure religiose e culturali che hanno un posto speciale nella memoria collettiva del Paese. Tuttavia, negli ultimi anni, alcuni nomi personali sono stati particolarmente bistrattati, in quanto odiati nel vero senso della parola. In Italia, sono tre i nomi finiti nella lista nera. scopriamo quali sono.
I 3 nomi di persona più odiati in Italia
Secondo diversi sondaggi apparsi sui social media, in Italia sono tre – nello specifico – i nomi meno amati dalla popolazione: Kevin, Gionatan e Ciro. Un odio che si spiega in base a diverse ragioni.
Kevin, per esempio, è percepito come un nome lontano alla tradizione italiana ed è, a volte, associato al desiderio di esterofilia.

Gionatan, invece, che rappresenta una variante italianizzata di Jonathan, è visto e percepito come poco armonioso e dà l’impressione di essere il risultato di una traduzione mal riuscita. Ciro, invece, pur avendo radici storiche nel Sud Italia, è spesso vittima di stereotipi legati all’immaginario popolare.
Quelli mal sopportati all’estero
All’estero, tra i nomi più odiati, ritroviamo, di nuovo, Kevin, in particolare in Francia e in Germania. In questi Paesi, come in Italia, il nome è associato a stereotipi negativi che oscillano dall’ostentazione culturale all’ignoranza attribuita a certe classi sociali, tanto da diventare simbolo di una certa “cultura trash”.
Nel Regno Unito, il nome più criticato è Karen, che ha assunto una connotazione spregiativa legata a comportamenti considerati arroganti e pretenziosi.
In Finlandia il nome Jonne è spesso usato per indicare giovani considerati problematici e ribelli. Particolarmente odiato, invece, in Portogallo è il nome Fabio, al quale si affiancano Cayetano e Jonathan in Spagna: in Grecia, invece, tra i nomi che fanno storcere il naso ci sono Giannis e Dimitris, giudicati troppo comuni e privi di personalità.
Alla base di queste percezioni vi è spesso una miscela di fattori culturali, stereotipi sociali, esperienze personali ed eventi storici. In alcuni casi, come accade con il nome Kevin in Italia, il rifiuto può anche essere letto come una reazione di difesa culturale contro l’influenza esterna e l’omologazione globale.