I boss che possono usufruire dei permessi dopo l’incostituzionalità dell’ergastolo ostativo. Presenti anche Schiavone e Zagaria.
ROMA – La decisione di dichiarare ‘incostituzionale’ l’ergastolo ostativo ha scatenato diverse polemiche con l’Italia che sta studiando le prossime mosse da fare. Ma intanto il Corriere della Sera ha fatto il punto su tutti i boss che possono usufruire dei permessi dopo la sentenza della Consulta. E tra questi ci sono nomi che rischiano di aprire scenari, fino a questo momento inimmaginabili in Italia.
I boss che possono usufruire dei permessi
La decisione della Consulta è stata presa valutando i casi di Salvatore Cannizzaro e Pietro Pavone. Il primo è un boss catanese mentre il secondo fa parte della ‘Ndrangheta calabrese. Si tratta di due profili sconosciuti alle cronache ma sicuramente molto importanti nei loro territori.
Ma tra i boss che in futuro potranno usufruire dei permessi ci sono anche profili molto pericolosi come per esempio Leoluca Bagarella e il nipote Giovanni Riina (figlio di Totò) ma anche Francesco ‘Sandonkan’ Schiavone e Michele Zagaria oltre che l’ex ‘re’ di Ottaviano Raffaele Cutolo. Senza dimenticare i capi delle ‘ndrine di Gioia Tauro, Domenico e Girolamo Molè. Questi sono solo alcuni nomi importanti visto che tanti altri più piccoli si preparano a richiedere dei permessi.
Ergastolo ostativo per Lioce e Morandi
Non ci sarà la fine dell’ergastolo ostativo per Nadia Lioce e Domenico Morandi. I due brigatisti, infatti, non hanno collaborato con la giustizia. Un rifiuto che, come sentenziato alla Consulta, non obbliga lo Stato a concedere permessi.
Discorso a parte, invece, per Cesare Battisti. La Procura, infatti, aveva deciso per un regime di carcere ostativo più flessibile con il Tribunale di Sorveglianza che dovrà decidere quando concedere dei benefici. Proprio per questo motivo non dovrebbe essere coinvolto nella serie di permessi che saranno richiesti nelle prossime ore.
