Bolidi dalla distanza, azioni personali, gol di testa: il repertorio di Carlo Ancelotti era davvero vasto. Riviviamo alcune sue prodezze in rossonero.
Cinque stagioni in rossonero, due Scudetti e altrettante Coppe dei Campioni. E ancora: una Supercoppa Italiana, due Supercoppe Europee e due Intercontinentali. Carlo Ancelotti ha lasciato il segno anche da calciatore, collezionando ben 160 presenze con la maglia del Milan. Il buon Carletto ha realizzato anche 11 gol, molti dei quali spettacolari. Ecco la nostra personale Top Five.
I cinque gol più belli di Carlo Ancelotti con il Milan
13 marzo 1988, Carlo Ancelotti sigla il gol del definitivo pareggio sul campo del Torino. Minuto 78: cross dalla sinistra di Chicco Evani e colpo di testa vincente del centrocampista rossonero, che anticipa l’intera retroguardia granata e batte Lorieri.
Serie A 1991-92, ultima gara a San Siro di Carlo Ancelotti. L’ex Roma, subentrato nella ripresa, realizza una straordinaria doppietta contro l’Hellas Verona. Il secondo gol è da applausi: Carletto ruba palla sulla trequarti, sfonda in area e insacca sul primo palo alle spalle di Gregori.
16esima giornata del campionato 1990-91, il Milan di Arrigo Sacchi ospita la Juventus al Meazza. A inizio ripresa, Carlo Ancelotti porta in vantaggio i padroni di casa con una rete spettacolare: pallone in area, respinta della difesa bianconera e splendida conclusione al volo del numero undici milanista, che dal limite incenerisce un incredulo Tacconi.
Mercoledì 6 settembre 1989, i rossoneri espugnano il Comunale di Bergamo grazie a una prodezza di Carlo Ancelotti. Il centrocampista rossonero, attorno alla mezzora, fulmina Ferron con un sinistro di prima intenzione da oltre trenta metri: palla all’incrocio e tanti saluti all’Atalanta.
Coppa dei Campioni 1988-89, semifinale di ritorno: il Milan demolisce 5-0 il Real Madrid. È la partita perfetta. Ad aprire il festival del è Carlo Ancelotti, che al 18esimo manda in delirio il popolo rossonero: doppio dribbling sulla trequarti e siluro sotto la traversa: Buyo rimane impietrito.