I dati dell’Inail sulle neo-mamme: oltre 37mila donne hanno lasciato il proprio posto di lavoro dopo la nascita del bambino.
ROMA – I dati dell’Inail sulle neo-mamme sono drammatici. Secondo la ricerca, le lavoratrici che hanno lasciato il proprio impiego per la nascita di un figlio sono oltre 37mila rispetto alle quasi 36mila del 2018.
Si tratta di un numero sicuramente molto alto rispetto ai papà che sono poco più di 13mila. In tutto, si legge nel Rapporto, sono stati emessi 51.558 provvedimento con un leggero incremento rispetto al passato. “E’ come di consueto – si precisa nella ricerca – la maggior parte ha riguardato le madri“.
49mila dimissioni volontarie
Per la maggior parte dei casi si è trattato di dimissioni volontarie (49mila) con le donne che non sono riuscite a conciliare i tempi della vita con quelli del lavoro. Una difficoltà che riguarda soprattutto la maggior parte delle donne e registrata in 21mila casi e maturata quando non si ha il supporto di nonno o altri parenti e considerato elevato il costo di asili nido o di baby sitter.
Ma anche un approccio da parte dell’azienda che non riesce a soddisfare le esigenze da parte dei genitori.
Accolte, in parte, le richieste part-time
Le richieste da parte dei genitori di lavoro part-time o flessibilità sono state accolte in parte (il 21%). In tutto nel 2019, precisa l’Inail, sono state 2.085 le domande presentate dai genitori con le aziende che ne hanno accolte solo 436.
Numeri bassi che non facilitano la coppia a poter continuare la propria attività lavorativa con uno dei due costretto a fare un passo indietro. Nella maggior parte dei casi sono donne con il Governo chiamato a trovare una soluzione per garantire la parità tra i due sessi. Un’emergenza che dovrà essere risolta nel giro di poco tempo per cercare di mettere fine a questo problem.