Istat, aumenta l’indice nazionale dei prezzi al consumo

Istat, aumenta l’indice nazionale dei prezzi al consumo

I dati Istat sui prezzi di febbraio. In leggera accelerazione l’inflazione. L’Istituto ha confermato la stima preliminare.

ROMA – Sono stati confermati i dati preliminari dell’Istat sui prezzi di febbraio. L’indice nazionale di quelli al consumo ha registrato un rialzo dello 0,1% su base mensile e dello 0,6% su base annuna.

La lieve accelerazione dell’inflazione nel mese di febbraio – si legge nel report – si deve prevalentemente all’ulteriore attenuarsi della flessione dei prezzi nei Beni energetici non regolamentati e all’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, solo in parte compensate dal rallentamento dei Beni alimentari”.

Aumento congiunturale dell’indice generale

Nel mese di febbraio è stato registrato anche un aumento congiunturale dell’indice generale. La crescita è dovuta principalmente alla crescita dei Beni energetici non regolamentati (+1,4%) e, in misura minore, dei Tabacchi e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4%). In calo, invece, quello dei beni alimentari (-0,3%).

Da registrare anche la frenata dei Beni alimentari per la cura della casa e della persona (da +0,4% a +0,2%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto invertono la tendenza (da -0,1% a +0,1%).

Fonte foto: https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno

In diminuzione l’indice armonizzato dei prezzi al consumo

In diminuzione, invece, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo. La crescita tendenziale più accentuata dell’IPCA rispetto a quella dei NIC si deve ai prezzi di abbigliamento e calzatura che su base annua aumentano del 5,8% a causa del calo congiunturale (-4,8%) più contenuto di quello di febbraio (-5,2%).

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua.

Dati che confermano una situazione molto incerta dell’economia italiana dovuta alla pandemia. L’obiettivo resta quello di ripartire il prima possibile, ma le restrizioni dovute alla terza ondata rischiano di complicare una ripresa delle attività e, di conseguenza, una risalita della crescita dell’intero Paese.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno