Si prevede che il mercato globale dell’Internet delle cose (IoT) raggiungerà ben oltre 1 trilione di dollari entro il 2026.
Si prevede che il mercato globale dell’Internet delle cose (IoT) raggiungerà ben oltre 1 trilione di dollari entro il 2026. Come in tanti settori, la pandemia di Covid ha accelerato l’adozione digitale, con soluzioni IoT implementate in aree come l’assistenza sanitaria per consentire il monitoraggio continuo dei pazienti Covid.
Purtroppo, però, alcuni studi hanno dimostrato come la casa intelligente sia probabilmente il più grande rischio per la sicurezza informatica che dobbiamo affrontare al giorno d’oggi, a causa del numero sempre crescente di crimini informatici.
I dispositivi IOT sono punti di ingresso vulnerabili
I dispositivi IoT possono essere impiegati in diversi apparati (macchine da caffè, cardiofrequenzimetri, mangiatoie per animali domestici e attrezzature da palestra). Essendo collegati alla nostra connessione di casa, forniscono ai criminali informatici un possibile punto di accesso alla nostra rete domestica.
Emerge, quindi, una necessità cruciale di migliorare le misure di sicurezza per garantire che questi dispositivi non aziendali non compromettano la sicurezza generale delle reti aziendali mentre si lavora da casa. Ciò è particolarmente vero in un anno in cui il lavoro a distanza è notevolmente aumentato e quindi l’affidabilità delle reti informatiche domestiche dei lavoratori è stata un fattore di sicurezza globale per le aziende.
Esigenze di sicurezza sui dispositivi IoT
Vi è un urgente bisogno di miglioramenti della sicurezza su tutta la linea, ma soprattutto in aree come la valutazione del rischio, la protezione dalle minacce, la visibilità del dispositivo e il contesto del dispositivo per i team di sicurezza.
I lavoratori remoti devono essere consapevoli dei dispositivi domestici che possono connettersi alle reti aziendali tramite il router di casa. Inoltre, è bene che le aziende offrano un’adeguata formazione ai loro dipendenti per renderli consapevoli di queste minacce e formarli su semplici gesti da implementare quotidianamente per proteggere la propria rete domestica.
Dispositivi IoT e Smart Working: suggerimenti per lavorare da casa in sicurezza
Con il lavoro a distanza che dovrebbe avere un ruolo fondamentale nel prossimo futuro, è fondamentale che i dipendenti comprendano meglio come proteggere le proprie reti personali e professionali dagli attacchi informatici.
Un buon primo passo è assicurarsi che la password predefinita del router di casa sia stata cambiata. Successivamente, si può aumentare la crittografia sulla rete utilizzando WPA2 Personal o WPA3 Personal.
I dipendenti dovrebbero, inoltre, assicurarsi che i loro dispositivi siano tenuti aggiornati con eventuali aggiornamenti di sicurezza forniti dai produttori. Troppo spesso trascuriamo questo passaggio incredibilmente basilare e fondamentale.
Dovremmo anche introdurre l’autenticazione a due fattori su qualsiasi dispositivo che la supporti.
Infine, i dipendenti dovrebbero cercare di utilizzare una rete VPN per proteggere le proprie attività online e mascherare il proprio indirizzo IP. Un ottimo provider è NordVPN e sul web è possibile leggere numerose recensioni NordVPN di utenti estremamente soddisfatti.
Se il lavoro a distanza diventerà una caratteristica intrinseca del futuro professionale, è importante che i responsabili IT e i dipendenti comprendano meglio le implicazioni sulla sicurezza e adottino misure per proteggersi dagli attacchi.