Molti possessori di Tesla hanno deciso di rivendere le proprie vetture, dopo che Elon Musk ha espresso le proprie posizioni politiche.
Dopo la decisione di Elon Musk di scendere in politica, si è registrata una importante battuta d’arresto per le vendite di Tesla, in particolare nell’ultimo anno, durante il quale molti fanboy dell’imprenditore sudafricano hanno deciso di liberarsi dei propri veicoli, considerandoli “auto naziste“.
Tesla, calano le vendite dopo la discesa in politica di Elon Musk
Molte persone che avevano acquistato una Tesla hanno deciso di rivenderla, per evitare di fare pubblicità al suo inventore che, nei fatti, è Elon Musk.
Cosa è successo di così grave, da spingere molti acquirenti a fare un passo indietro? Semplice: l’imprenditore sudafricano si è schierato con Donald Trump, ha dato il proprio appoggio al partito di estrema destra anti-immigrazione Alternative für Deutchland e aver richiamato il saluto nazista sul palco.
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Comportamenti, dunque, che hanno fatto storcere il naso ai fanboy di Tesla, i quali, pian piano, si stanno liberando del proprio gioiellino, pur di non essere associati a Musk.
In tanti si liberano delle “auto naziste”
La presa di posizione, dunque, parte dai social network, piattaforme mediante le quali gli utenti hanno annunciato di distanziarsi dalle posizioni di Elon Musk e alcuni, in tal senso, hanno ribadito, con vari post, di vendere “auto naziste”.
In molti, prendono le distanze da Musk anche vendendo le azioni di Tesla e annullando i contratti di leasing. Tra questi, anche la cantante Sheryl Crow che, su Instagram, ha mostrato ai propri fan che stava dicendo addio alla propria auto.
Un movimento che, nei fatti, ha preso piede a partire dalla scorsa estate, quando vari proprietari di Tesla iniziarono ad attaccare, sui paraurti delle proprie auto, vari adesivi che riportavano la seguente scritta: “L’ho comprata prima che Elon impazzisse“.