Nonostante le atrocità dell’invasione russa, l’Ucraina ha dimostrato la sua resistenza prevedendo la probabile vittoria del 2023.
La guerra iniziata lo scorso 24 febbraio con l’invasione russa in Ucraina, aveva come obiettivo quello di occupare la capitale e prendere possesso del territorio uccidendo il presidente Zelensky. Tuttavia, la controffensiva del Paese ucraino all’inizio della primavera ha tirato fuori le unghie accaparrandosi la riconquista delle sue terre. Una lotta che dopo 10 mesi continua a discapito delle truppe di Putin.
Mosca, partendo dall’occupazione dell’aeroporto di Hostomel, si aspettava la caduta di Kyiv in pochi giorni. Ma ecco che oltre 100.000 soldati russi sono stati uccisi fino ad oggi. Anche i danni ai mezzi militari registrano numeri enormi: ben 8.497 mezzi russi, di cui 5.306 distrutti, 214 danneggiati, 304 abbandonati, e 2,673 catturati dagli ucraini.
La Russia continua i suoi attacchi
Ad oggi, il malcontento fra la popolazione russa si fa sentire. Solo il 27% dei russi sono propensi a continuare la guerra, mentre gli altri hanno probabilmente già compreso che è una battaglia persa in partenza. La preferenza punta ormai su un accordo di pace con l’Ucraina.
Eppure da novembre la Russia, anziché fermarsi, ha iniziato una nuova campagna militare con attacchi missilistici e droni iraniani, per colpire le principali zone ucraine provocando danni alle infrastrutture e alle persone. Negli ultimi mesi, infatti, milioni di case ucraine sono rimaste più volte senza energia elettrica, acqua potabile e riscaldamento.
I vantaggi per l’Ucraina in guerra
Sebbene l’orizzonte di una fine per la guerra che dura da 10 mesi pare poter durare ancora a lungo, l’Ucraina potrebbe conquistare la vittoria di questo sanguinoso viaggio. A determinare l’andamento della guerra, secondo gli analisti, sono principalmente alcuni fattori che descriveremo di seguito.
Diversamente da come si pensava, le forze ucraine hanno dimostrato di riuscire a resistere contro l’esercito russo: la loro bravura militare è stata spinta dalla volontà di proteggere il Paese, nonostante la minoranza di soldati e munizioni. Senza dubbio l’impatto con l’invasione a febbraio ha messo in ginocchio l’Ucraina, ma il suo senso di resilienza ha dato la forza al Paese di resistere alle atrocità dei russi.
“L’unione fa la forza”, e Zelensky in questi mesi ha potuto contare sugli aiuti militari e di intelligence da parte di Usa e Regno Unito, i quali hanno messo a disposizione i loro aiuti finanziari e militari. Da non dimenticare la solidarietà della Polonia e dei Paesi del’Est che hanno fornito assistenza militare e supporto. Infine, anche l’aiuto della Turchia è stato fondamentale per l’Ucraina per l’accordo del grano e per i rifornimenti militari.
L’Europa ha lottato al fianco dell’Ucraina dal primo giorno, in un’alleanza che ha visto il supporto dei Paesi membri. Sanzioni alla Russia e price cap sul petrolio sono state due delle attività principali, utili a unire sempre più il sostegno nei confronti di Kyiv.