Sempre meno persone comprano o vendono le proprie abitazioni. Il dato più sconcertante è quello sul calo dei nuovi mutui.
La compravendita degli immobili è in calo sensibile. A renderlo noto è il Consiglio nazionale dei notai che ha affermato che, da qui alla fine del 2023, la vendita e l’acquisto di case si ridurrà del 10,7%. Una cifra importante che si traduce in un grosso aumento della percentuale di calo attuale: fissa al 2,7%. Nonostante questo, ci sono alcune grandi città con un trend positivo in merito. Si tratta di Torino (+3,26%), Bologna (+2,88%), Bari (+1,14%) e Palermo (+2,11%). Situazione negativa, invece, a Milano (-3,74%), Verona (-1,45%), Roma (-2,09%), Firenze (-5,28%) e Napoli (-14,9%). Per la fine del 2023 “si immagina – ipotizzano i notai – una riduzione del 17,1% per l’acquisto di prime case tra privati e del 16,1% di prime case da impresa”.
Mutui completamente crollati
Terrificante il dato sui mutui nei primi due mesi del 2023. Questa soluzione per l’acquisto della propria casa è calata del 23,56% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “È impressionante – spiegano i notai – come il numero di mutui concessi, e in percentuale il capitale erogato, sia in forte flessione, quasi a evidenziare il fatto che le persone stiano acquistando case più coi propri capitali rispetto al passato, a causa del forte aumento dei tassi di interesse”. Di conseguenza, è calato anche “il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo (-21,15%), andando da un -19,3% della fascia di età 18-35 anni a un picco del 33,3% della fascia 66-75 anni”.