Vi siete mai chiesti qual è il significato dei numeri apposti sui cupolini dei piloti di MotoGP: ecco svelato l’arcano mistero.
Ogni numero presente sui cupolini dei piloti di MotoGP ha un significato specifico, legato a date di nascita, simbolismi, omaggi e semplici coincidenze. Scopriamoli tutti nel dettaglio.
Numeri sui cupolini dei piloti di MotoGP: il significato
Ogni pilota di MotoGP porta, sul proprio cupolino, un numero specifico che racconta una storia particolare. Ad esempio, Marc Marquez, otto volte campione del mondo, ha scelto il numero 93, in omaggio al suo anno di nascita.
Passiamo, poi, a Fabio Quartararo, che è nato il 20 aprile 1999, il quale ha optato per il numero 20, che richiama, in maniera diretta, la propria data di nascita. Francesco Bagnaia ha iniziato con il 21, per poi passare al numero 42 in Moto2 e al 63 in MotoGP. Quando ha vinto il titolo, ha corso con il numero 1.

Jack Miller avrebbe voluto adottare l’8, ma essendo già stato assegnato, ha ripiegato sul 43, restando fedele a quel numero per tutta la carriera. Maverick Viñales – poi – ha adottato il 12, numero che gli portava fortuna sin da bambino. Alex Marquez usa il 73, frutto di un piccolo calcolo sul suo anno di nascita, il 1996.
Simbolismi, omaggi e coincidenze
Brad Binder ha scelto il 33 perché richiama le sue iniziali, “BB”, mentre Enea Bastianini ha dovuto rinunciare proprio a quel numero, già preso, ripiegando sul 23, la sua età al debutto nel mondo delle moto.
Miguel Oliveira ha scelto l’88, in quanto altri numeri non erano più disponibili, mentre Joan Mir è rimasto legato al 36 anche dopo il titolo mondiale. Jorge Martin, invece, che all’inizio non ha potuto usare l’88, ha optato, poi, per l’89, scegliendo – infine – il numero 1 dopo aver vinto il campionato.
Luca Marini porta, invece, il numero 10 in onore di Francesco Totti, mentre Raul Fernandez ha optato per il 25, non potendo usare il 21, dedicando tale numero a Troy Bayliss. Fabio Di Giannantonio, infine, ha scelto il 49 ispirandosi a Men in Black, film del 1997 con Will Smith.