I single under 36 possono accedere al bonus mutuo prima casa nel 2025. Requisiti, garanzie statali e novità prorogate fino al 2027.
Nel dibattito pubblico sulle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, si parla spesso di giovani coppie o famiglie numerose, lasciando in secondo piano una categoria crescente: i single under 36. Eppure, anche loro rientrano tra i beneficiari del bonus mutuo prima casa, grazie alla proroga decisa dal Governo con la Legge di Bilancio 2025.

Anche chi è single ha diritto al bonus prima casa
La misura rientra nel quadro del Fondo di garanzia mutui prima casa, uno strumento istituito per agevolare l’accesso al credito a chi ha redditi medio-bassi. In base alle disposizioni attualmente in vigore, chi ha meno di 36 anni può ottenere una garanzia statale fino all’80% dell’importo del mutuo, purché rispetti determinati requisiti.
Quest’anno, il bonus è accessibile a tutti i giovani in possesso di un ISEE inferiore a 40.000 euro e senza altri immobili di proprietà. Questo vale anche per chi non ha un partner né figli a carico. La legge infatti non distingue tra single e nuclei familiari: ciò che conta è la situazione reddituale e anagrafica, non lo stato civile.
La garanzia dell’80% è concessa solo per l’acquisto di un’abitazione non di lusso, da destinare a prima casa e situata sul territorio italiano. L’immobile non deve appartenere alle categorie catastali A1, A8 o A9 e il beneficiario deve stabilirvi la residenza entro 18 mesi dall’acquisto.
Come richiedere il bonus e cosa cambia
Per accedere al bonus mutuo prima casa under 36, anche da soli, è sufficiente rivolgersi a una banca aderente al Fondo, consultabile sul sito di Consap. La domanda per ottenere la garanzia statale deve essere presentata insieme alla richiesta del mutuo. Sarà poi la banca a inviare la documentazione a Consap, che valuterà l’idoneità del richiedente.
Grazie al rifinanziamento previsto per il triennio 2025-2027, con una dotazione complessiva di 670 milioni di euro, lo strumento resta pienamente operativo. Questo è un elemento cruciale per chi intende acquistare un immobile in autonomia: la presenza dello Stato come garante rende più semplice l’accesso al credito, anche per chi ha contratti atipici o non dispone di un elevato capitale iniziale.
È importante ricordare che la garanzia statale non comporta automaticamente l’approvazione del mutuo: la banca mantiene il diritto di valutare il merito creditizio del singolo richiedente. Tuttavia, il supporto fornito dallo Stato contribuisce ad abbattere le barriere all’accesso e rende concreto il sogno della casa di proprietà anche per chi vive da solo.
Nel primo semestre del 2025, Consap ha ulteriormente potenziato il Fondo con un’aggiunta di 30 milioni di euro, segno evidente che il Governo intende rafforzare il sostegno all’autonomia abitativa giovanile. Anche per i single, quindi, si tratta di una grande opportunità, soprattutto in un momento storico in cui il mercato immobiliare richiede sempre più flessibilità economica.