Il business degli ultras: non sono calcio, ora anche concerti

Il business degli ultras: non sono calcio, ora anche concerti

Gli Ultrà di Inter e Milan non gestiscono solo il tifo calcistico, ma anche gli eventi musicali a San Siro.

Le recenti indagini sul mondo degli Ultrà milanesi hanno rivelato una rete di affari che va oltre il calcio e si estende anche al settore musicale. Secondo quanto riportato da ‘Repubblica’, i gruppi di tifosi organizzati di Inter e Milan avrebbero messo le mani anche sulla gestione di eventi e concerti che si tengono presso lo stadio di San Siro e nei dintorni, come l’Ippodromo. Questo ha aperto nuove opportunità di guadagno, principalmente attraverso attività come il bagarinaggio e la gestione di vari servizi di sicurezza.

La rete di steward e il bagarinaggio

Uno dei protagonisti di questa storia è Renato Bosetti, che, secondo le intercettazioni e le indagini condotte, gestiva una rete di steward grazie alla quale il bagarinaggio era diventato la sua attività principale. Secondo il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Domenico Santoro, Bosetti e altri Ultrà non si limitavano solo alla gestione dei biglietti fuori dal circuito ufficiale, ma anche alla cosiddetta “guardiania”.

Questo sistema di protezione garantiva il controllo su ambulanti non autorizzati, allontanandoli dagli eventi musicali per proteggere i propri affari. Un esempio riportato riguarda il concerto di Ultimo, durante il quale gli Ultrà hanno scacciato i venditori abusivi di magliette e altri articoli.

Gli accordi con gli artisti

Il coinvolgimento degli Ultrà si estendeva anche agli artisti stessi. Luca Lucci, figura di spicco della Curva Sud del Milan, è indicato come uno dei principali intermediari nel mondo della musica.

Secondo le indagini come riportato da sportmediaset.mediaset.it, Lucci avrebbe stabilito contatti con artisti come Fedez, Emis Killa, Lazza, Tony Effe e Guè Pequeno per negoziare la gestione delle loro esibizioni. Questi accordi, spesso poco controllati, hanno permesso alla tifoseria organizzata di ampliare i propri guadagni in maniera significativa. Un altro nome che emerge è quello di Alex “Cologno” Hagag, guardia del corpo di Fedez, che avrebbe avuto un ruolo fondamentale nell’organizzare concerti anche al di fuori della Lombardia, fino in Calabria.

L’inchiesta ha messo in luce una realtà inquietante, in cui il mondo della musica è diventato un’estensione naturale delle attività illecite degli Ultrà.