Il dramma di Filippo: muore ustionato dopo il barbecue

Il dramma di Filippo: muore ustionato dopo il barbecue

Filippo Marzatico, 20 anni, è morto a causa di un ritorno di fiamma durante un barbecue. Inutili i soccorsi.

Il dramma della famiglia di Filippo Marzatico è difficile da comprendere: il giovane, 20 anni, stava facendo un barbecue, quando un ritorno di fiamma – dovuto a una bottiglia di alcol che teneva in mano – ha causato gravissimi ustioni sul 38% del corpo del ragazzo, fino alla morte avvenuta il mattino seguente in ospedale. Gli avvocati Sergio e Angelo Pisani, autorizzati dai genitori del 20enne, hanno ricostruito per NapoliToday l’accaduto.

La ricostruzione

È stata chiamata l’ambulanza che non è giunta subito, ma grazie alle sollecitazioni dei carabinieri è arrivata dopo 40 minuti. La situazione non sembrava grave. Filippo è entrato con le sue gambe in ambulanza con un asciugamano a coprirlo (come visibile nel video). Le ustioni erano serie, ma non tali da provocarne la morte”. Queste le parole degli avvocati Sergio e Angelo Pisani in merito all’accaduto.

L’ambulanza è dunque arrivata all’ospedale di Frattamaggiore. “Filippo è sceso con le proprie gambe ed è stato intubato in ospedale per consentire di intervenire in profondità sulle ustioni, ma poco dopo è morto. I genitori erano sotto shock per la perdita del figlio e hanno anche già celebrato i funerali. Ma poi si sono chiesti quali potessero essere le reali cause del decesso di Filippo. Bisogna dare a questa famiglia verità e giustizia al più presto”, spiegano gli avvocati incaricati di assistere i genitori del dj di 20 anni.

Incendio

Le parole del papà di Filippo

Giuseppe Marzatico, papà di Filippo, è andato dai carabinieri chiedendo accertamenti, ipotizzando inoltre l’omicidio colposo. “Vogliamo giustizia. Chiedo al pm anche di riesumare il cadavere per accertare le cause della morte di mio figlio, asserisce il papà di Filippo. Un dramma sicuramente evitabile, ma pieno di misteri legati alla morte del giovane Filippo. I genitori cercano giustizia per il figlio.