Il Workation sempre più in voga

Il Workation sempre più in voga

Nato come efficace soluzione d’emergenza a causa della pandemia, lo smart working è diventato parte della vita di milioni di persone.

Cosa c’è di meglio che lavorare da casa? Per alcuni, niente al mondo. Sono sempre più numerosi i dipendenti e le aziende che adottano il “workation”, ossia quella forma di lavoro ibrida, a metà strada tra lavoro e vacanza. Soluzione però, non immune da ostacoli di sorta, a causa sopratutto del digital divide. Ad upday, Gilberto Gini di Smart Workers Union, avrebbe evidenziato i vantaggi e le problematiche in seno a questa nuova modalità di lavoro.

Anna ha 27 anni, lavora come social media manager di un’azienda milanese dal 2019, anno in cui si è trasferita nel capoluogo lombardo dal Sud Italia. A Milano vive tutto l’anno per lavoro, fatta eccezione per le ferie di metà agosto. Quest’anno però qualcosa è cambiato: il biglietto di andata verso casa è fissato per il primo luglio, quello di ritorno non prima di fine settembre. Non si tratta di una vacanza di due mesi, ma del “workation”, un nuovo modo di intendere le vacanze al tempo dello smart working.

smart working

Il fenomeno “Workation”

Partiamo dal neologismo identificativo. Questo fenomeno nasce dalla fusione dei termini “work” e “vacation”. Il workation mixerebbe due concetti peculiarmente opposti: quello del lavoro, con la terminologia legata alla vacanza, un’idea che garba molto agli italiani.
Secondo l’ultima analisi dell’Ey Future travel behaviour 2022, il 6% dei lavoratori in smart working – 4,07 milioni quelli stimati nel terzo trimestre 2021 dalla School of management del Politecnico di Milano – già a inizio anno aveva pianificato di optare per questo ibrido tra dovere e piacere.

“Il workation è uno degli effetti più positivi della diffusione dello smart working”, spiega Gilberto Gini di Smart Workers Union, il primo sindacato che si occupa dei diritti dei lavoratori digitali. Tra i vantaggi di questa modalità ci sarebbe, secondo il sindacato, la possibilità di continuare a lavorare pur concedendosi una pausa, anche con l’opportunità di passare più tempo con la propria famiglia.