Il corpo della sorella Gessica non era mai stato ritrovato e lui era uno dei principali sospettati: un malore, però, lo ha stroncato.
Vincenzo Lattuca è morto nella casa di suo padre, dove viveva. L’uomo, indagato per l’omicidio della sorella Gessica, ha avuto un malore – che sarebbe stato causato da un overdose – nella giornata di ieri. I soccorsi sono sopraggiunti per cercare di salvarlo e lo hanno sistemato su un’ambulanza ma non riusciti a tenerlo in vita prima dell’arrivo in ospedale. A confermarlo è proprio il legale del 43enne, Salvatore Cusumano, intervenuto sulle pagine di AgrigentoNotizie. Vincenzo era stato iscritto nelle scorse settimane al registro degli indagati per l’omicidio di sua sorella: secondo gli inquirenti, l’uomo l’avrebbe uccisa a pugni per poi far sparire il cadavere.
Vincenzo potrebbe aver avuto dei complici
Secondo gli inquirenti, però, Vincenzo non avrebbe agito da solo. Dopo la sua morte le indagini subiranno inevitabilmente una piccola battuta d’arresto ma non sono destinate a terminare qui. Il 43enne avrebbe ucciso Gessica al culmine di un litigio provocato dallo stato di ubriachezza della donna ma si sarebbe fatto aiutare da qualcuno per liberarsi del cadavere, che ancora non è stato trovato. Vincenzo, proprio pochi giorni fa, aveva comunque negato le accuse mosse nei suoi confronti dai pm. La procura ora ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per spaccio di droga e ha disposto l’autopsia sul 43enne.