Squeri discute le sfide e le aspettative legate al progetto dello stadio Milan a San Donato, sottolineando la necessità di un’analisi.
Il nuovo stadio Milan si prospetta come un capitolo entusiasmante nella storia del club. La scelta di San Donato come sede del futuro impianto ha acceso i riflettori sull’area, con il sindaco Francesco Squeri che si trova al centro dell’attenzione. L’ottimismo del club, incarnato dalle parole di Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, è palpabile. Tuttavia, l’entusiasmo è temperato dalla cautela politica e burocratica, come evidenziato dalle recenti dichiarazioni di Squeri.
Visione ottimista vs analisi prudente
Squeri, nel suo dialogo con 7 Gold, ha espresso una visione più misurata rispetto a quella di Cardinale. Mentre l’energia di Cardinale è indirizzata verso la realizzazione rapida dello stadio, Squeri sottolinea l’importanza di una valutazione dettagliata del progetto, soprattutto per quanto riguarda la viabilità. La posizione dello stadio, tra l’inizio della tangenziale Est di Milano e il raccordo dell’autostrada A1, pone questioni cruciali di accessibilità e flusso del traffico che necessitano di un esame approfondito.
Il percorso burocratico per l’approvazione dello stadio è delineato su due fronti. A livello locale, è emersa una certa resistenza, rappresentata dal comitato ‘No stadio’. La comprensione di Squeri verso queste preoccupazioni evidenzia la necessità di un dialogo aperto con la comunità. Parallelamente, il dialogo si estende a un ambito più ampio, coinvolgendo diverse entità regionali e metropolitane nella valutazione del progetto.
Prospettive future: Milan a San Donato?
Squeri ha lasciato intravedere una possibile divisione delle strade tra Milan e Inter, con quest’ultima che potrebbe rimanere a Milano. Tuttavia, ha anche riconosciuto la probabilità crescente che il Milan traslochi a San Donato, seppur sottolineando che molte decisioni dipenderanno anche dall’analisi e dall’approvazione del progetto da parte delle autorità locali e regionali. Questo scenario anticipa mesi di negoziati e valutazioni, con il futuro dello stadio Milan che rimane una questione aperta, legata a molteplici fattori burocratici e logistici.