Tra assenze e condizioni fisiche, il talento svedese potrebbe accettare un ruolo diverso in squadra Milan, il futuro di Ibrahimovic.
Zlatan Ibrahimovic ha recentemente riacceso gli entusiasmi dei tifosi del Milan, ma un problema al polpaccio occorso durante la convocazione in nazionale ha gettato nuove ombre sul futuro del campione svedese. L’età avanzata e le difficoltà offensive del Milan sollevano interrogativi sul rinnovo del contratto di Ibrahimovic.
Nel corso degli ultimi tre anni, Ibrahimovic ha saltato ben 68 partite a causa di tredici eventi tra infortuni e Covid, con due interventi chirurgici. Per un giocatore di 41 anni, una cartella clinica simile solitamente porterebbe a una sola conclusione: grazie di tutto, ma ora basta. Tuttavia, Ibrahimovic non è un giocatore qualunque.
Nonostante la sua età, il talento di Ibrahimovic rimane intatto, e il suo spirito competitivo continua a farlo desiderare di contribuire alla squadra. Tuttavia, il fisico non regge più i ritmi che lo hanno reso una leggenda del calcio. Il declino di un campione è sempre triste da vedere, ma oltre i 40 anni è normale che ci sia un calo fisico.
Sarà addio a fine campionato?
Questo significa necessariamente un addio a Ibra a fine stagione? Non per forza. Il Milan ha bisogno di un attaccante per il futuro, ma se Zlatan accettasse di essere considerato una riserva di lusso, la sua presenza potrebbe ancora essere preziosa. Immaginando un ritorno di Lorenzo Colombo, allenarsi e imparare da campioni come Giroud e Ibrahimovic potrebbe essere fondamentale per la sua crescita.
L’unicità di Ibrahimovic è introvabile ed irripetibile, e la sua esperienza può ancora tornare utile al Milan, a patto che ci sia qualcun altro pronto a caricarsi la titolarità sulle spalle e intercambiarsi con Giroud nel corso della stagione. In questo modo, il campione svedese potrebbe ancora offrire un contributo significativo alla squadra, pur accettando un ruolo diverso da quello a cui è abituato.