Il giornalista Claudio Locatelli resta ferito a Kherson

Il giornalista Claudio Locatelli resta ferito a Kherson

La crew del giornalista Claudio Locatelli è finito sotto l’attacco delle truppe russe in Ucraina, a Kherson, nella giornata di ieri.

Fortunatamente sono rimasti illesi sia il reporter Claudio Locatelli che l’autista dell’auto in cui viaggiava. Lo conferma il video pubblicato da lui stesso, dopo mostra le condizioni dell’auto dopo l’esplosione e i colpi da arma da fuoco. Date le circostanze, però, l’azione russa potrebbe essere stata intenzionale. “Sparare sulla stampa non ha scuse”.

Guerra Ucraina

L’attacco

Il reporter italiano Claudio Locatelli si trovava in Ucraina come inviato della Stampa, quando ieri, lunedì 19 dicembre, è rimasto ferito da un attacco avvenuto a Kherson. Si trovava in auto con l’autista, e un’esplosione da arma di artiglieria li ha coinvolti insieme a raffiche di colpi d’arma da fuoco. Il giornalista su Facebook ha pubblicato un video subito dopo l’esplosione. “Se riusciamo ad uscirne vivi è un gran bel video”, dice nel video.

Fortunatamente il giornalista è stato soccorso, e la sua vita ha avuto la meglio. In un post pubblicato su Facebook ha raccontato: “Siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio”.

Un gesto volontario?

Locatelli spiega che il tiro proveniva “dalla sponda oltre il fiume Dnipro”, proprio dove si trova l’esercito russo. Quindi, considerato il luogo e la circostanza, sembrerebbe essere stato un attacco intenzionale. “Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna, continueremo a verificare e riportare questo conflitto proprio in risposta a chi vuole farci tacere, a chi tenta di calunniare a chi prova ad oscurare il nostro impegno su campo”.