Il governo prepara la ‘stretta di Natale’

Il governo prepara la ‘stretta di Natale’

Coronavirus, il dpcm di dicembre porta ad una vera e propria stretta di Natale. Il governo stringe le maglie, non si vuole rischiare un Ferragosto Bis.

Arriva la stretta di Natale. Più che il miracolo del Natale i ristoratori e in generale i gestori di bar e ristoranti si preparano a vivere la mazzata di Natale, con il governo che dovrebbe lasciare chiusi i locali anche il 25 e il 26 dicembre, Natale e Santo Stefano, due giorni che potevano essere buoni per provare a smuovere un settore ormai bloccato nel pantano da mesi. E le anticipazioni sul Capodanno non sembrano migliori…

Niente miracolo di Natale, ristoranti e bar restano chiusi. Niente deroga con il dpcm di dicembre

Solo qualche settimana fa circolava l’ipotesi di una deroga per bar e ristoranti in zona gialla. L’idea era che potessero fare servizio anche la sera, magari fino alle 21 o alle 22. Con il trascorrere dei giorni l’ipotesi si è decisamente raffreddata e il governo ha imboccato una via decisamente differente per arrivare alla messa a punto del dpcm di Natale.

Siamo ancora nel campo delle ipotesi per quanto riguarda le norme del decreto, ma ormai quelle che circolano sono le ipotesi più accreditate. Anche perché il nuovo dpcm dovrebbe vedere la luce la prossima settimana. A meno che il governo non decida di prolungare di una settimana il dpcm del 3 novembre e rimandare quindi le decisioni sulle festività. Ancora nessuna ipotesi del tutto esclusa e quindi da escludere.

Ristorante

La stretta di Natale

Chiarito quindi che la situazione è decisamente molto fluida, possiamo dire che quella che si prospetta è una vera e propria stretta di Natale, con chiusura di bar e ristoranti confermata alle 18, divieto di spostamento tra le regioni salvo che per motivi di necessità e coprifuoco alle 22 anche a Natale e Capodanno. A questo si aggiunge l’ipotesi della quarantena di 15 giorni per chi trascorre le feste all’estero.

Capitolo scuola. Nonostante il pressing della Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, spalleggiata dal Movimento 5 Stelle – ovviamente – e da Italia Viva, le superiori dovrebbero rimanere chiuse almeno fino al prossimo 7 gennaio.

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