L’inquinamento ambientale ha raggiunto soglie record. In questa situazione emerge la necessità di adottare uno stile di vita sostenibile.
Il problema dell’inquinamento ambientale è diventato un tema sempre più centrale nella quotidianità. Recentemente, in occasione della Cop 27 tenutasi a Sharm el-Sheik, i capi di Stato di numerose nazioni si sono riuniti per discutere di varie tematiche. Tra queste anche le operazioni necessarie per ridurre l’inquinamento ambientale.
Le soglie di inquinamento sono altissime, con record mai visti prima. Alla luce di questa situazione sorge spontanea la necessità di adottare uno stile di vita sostenibile per il pianeta. Sono tantissime le associazioni che portano avanti campagne di sensibilizzazione sul tema. Recentemente si stanno verificando anche numerose rivolte messe in atto dagli ambientalisti, talvolta anche ai danni di opere esposte nei musei.
Il problema degli approvvigionamenti economici
Ma adesso, oltre alla necessità di adottare uno stile di vita sostenibile per il pianeta, sorge anche il problema della crisi economica ed energetica che sta riducendo al minimo gli approvvigionamenti di energia. Anche in questo senso diventa fondamentale ricercare fonti energetiche alternative, in modo da raggiungere, oltre all’indipendenza dalle fonti energetiche estere, anche uno stile di vita sostenibile per il pianeta e per i suoi abitanti.
Secondo quanto emerso dall’ultimo rapporto dell’Organizzazione metereologica mondiale, la più alte concentrazioni di gas serra – anidride carbonica, metano e protossido di azoto – hanno raggiunto dei livelli mai visti prima. Le organizzazioni ambientali prevedono che il propagarsi dei gas serra continui ad aumentare considerevolmente anche negli anni a venire.
Il propagarsi dei gas inquinanti ha effetti terribili sul pianeta. Tra i vari effetti nefasti ricordiamo anche l’innalzamento delle temperature, fenomeno a cui abbiamo assistito ampiamente durante il corso dell’estate 2022.
Anche l’innalzamento delle maree è un fenomeno importante causato dal cambiamento climatico. Durante gli ultimi 30 anni, il livello di mari e oceani è aumentato di circa 3,4 ± 0,3 mm all’anno (1993-2022). Alcune aree, come isole e arcipelaghi, con l’innalzamento delle maree rischiano maggiormente di essere inghiottite dalle correnti.
