Il Massacro di Monaco del 1972: 11 atleti israeliani trucidati da terroristi palestinesi

Il Massacro di Monaco del 1972: 11 atleti israeliani trucidati da terroristi palestinesi

Il 6 settembre 1972 avvenne il Massacro di Monaco. Durante i giochi olimpici, il commando Settembre Nero sequestrò e uccise 11 atleti israeliani.

Il Massacro di Monaco ha gettato nella tragedia i giochi olimpici del 1972. L’assalto di un commando palestinese di Settembre Nero al villaggio che ospitava gli atleti prese di mira la selezione israeliana. Furono quasi 48 ore di altissima tensione, fino al drammatico epilogo.

L’assalto di Settembre Nero

All’alba del 5 settembre otto terroristi palestinesi, aiutati inconsapevolmente da alcuni atleti canadesi, scavalcarono la rete di recinzione del villaggio olimpico e senza trovare alcun agente sulla loro strada, irruppero nella palazzina numero 31, nella quale soggiornava la rappresentativa israeliana.
Alle 4:30 del 5 settembre 1972, il commando di Settembre Nero tentò di aprire la porta dell’appartamento situato al piano terra. Yossef Gutfreund venne svegliato dal rumore e non appena vide spuntare le canne dei fucili dalla porta appena aperta, vi si gettò a peso morto urlando: “Al riparo, ragazzi!“. Con i suoi 132 chili di peso, Gutfreund riuscì a far guadagnare secondi preziosi, permettendo al suo compagno di stanza, l’allenatore di sollevamento pesi Tuvia Sokolovski di sfondare una finestra e di fuggire attraversando il giardino posto sul retro dell’edificio. I terroristi, facendo leva con le canne dei fucili, riuscirono ad entrare e a gettare Gutfreund a terra.

Sangue sui giochi olimpici

La prima vittima fu Moshe Weimberg, l’allenatore della squadra di lotta, che passando per caso cercò di fermarli ma fu colpito a morte più volte. La seconda vittima fu il pesista Yossef Romano, che accorse in aiuto dell’allenatore pur aggrappato a una stampella – in quanto infortunato – e morì dissanguato.

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Gli ostaggi

Nove atleti israeliani erano in mano ai terroristi, i quali ordinarono il rilascio di ben 234 fedayin, che erano detenuti a Tel Aviv e anche di altri due terroristi della RAF (Rote Armee Fraktion) in carcere in Germania.

Il Massacro di Monaco

Alle dieci di sera giunse infine un pullman che trasportò gli ostaggi e i terroristi su due elicotteri, con i quali raggiunsero l’aeroporto di Fürstenfeldbruck, a circa 20 km da Monaco, da dove sarebbero dovuti salire su un aereo diretti in Medio Oriente. Ma ad attenderli vi era la polizia tedesca. Ormai era troppo tardi per negoziare. I veicoli corazzati giunsero all’aeroporto poco prima della mezzanotte del 6 settembre e si decise di farli subito entrare in azione. Vistisi perduti, i terroristi decisero di uccidere gli ostaggi. Alle 00:04 uno dei terroristi sparò un intero caricatore all’interno di un elicottero e subito dopo, lo stesso terrorista lanciò una bomba a mano nel velivolo che fu avvolto dalle fiamme. Nel conflitto a fuoco vennero uccisi 5 terroristi.