Tutti i dettagli dell’accordo tra Milan e Granit Xhaka: cifre, durata del contratto, proposte economiche e come si integra nel centrocampo.
Il Milan fa sul serio: l’arrivo di Granit Xhaka intriga tifosi e addetti ai lavori. Nei giorni scorsi, l’infaticabile operato dell’agente Igli Tare ha portato ad una svolta nella trattativa, culminata con il sì del giocatore. È importante analizzare con ordine tutti gli aspetti di questa operazione per comprendere davvero cosa sta cambiando nel cuore del centrocampo rossonero.
In estrema sintesi, secondo quanto riportato da calciomercato.com, i rossoneri avrebbero messo sul piatto un’offerta triennale da 4 milioni di euro a stagione, bonus inclusi, fino a giugno 2028. Un accordo che Xhaka, 32 anni il prossimo settembre, ha accettato con entusiasmo: la sfida di tornare a competere ad altissimi livelli, dopo le stagioni intense trascorse con il Bayer Leverkusen, lo convince. Alla base della trattativa con i tedeschi, invece, ci sarebbe una proposta intorno ai 10 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni dell’esperto centrocampista.

I dettami dell’accordo con Xhaka
Chiaro l’interesse del Milan: puntare su un regista di esperienza, maturo dal punto di vista tattico e tatticamente flessibile. Il contratto fino al 2028, con un ingaggio da 4 milioni netti annui + bonus, dimostra la fiducia riposta nei confronti di Xhaka e il desiderio di inserirlo nel progetto a medio termine. Una soluzione win-win: il centrocampista avrà stabilità economica e sportiva, il club potrà contare su un atleta pronto a competere ogni domenica.
Cruciale, inoltre, è il momento scelto per la trattativa: il Bayer Leverkusen sta rinnovando i suoi effettivi estivi, con partenze eccellenti come quelle di Wirtz, Frimpong (approdato al Liverpool) e l’addio a parametro zero di Jonathan Tah (verso il Bayern Monaco). È ancora da vedere se Xhaka potrebbe essere inserito in un’operazione più ampia che comprenda anche Malick Thiaw, ma al momento sembra che si stia procedendo su due binari separati: uno centrato sull’acquisto “secco” di Xhaka, l’altro relativo alla situazione interna al club tedesco.
Ruolo e contesto tattico a Milano
Nella stagione 2024/25, Xhaka ha segnato 2 gol e fornito 7 assist in 33 presenze (su 34 gare in Bundesliga), dirigendo il gioco sotto la guida di Xabi Alonso. Un rendimento solido, benché non al livello esplosivo del suo primo anno alla BayArena, quando la squadra vinse il double nazionale e arrivò in finale di Europa League. Per Xhaka, questa è l’occasione giusta per dimostrare che l’esperienza maturata in Germania è preziosa e trasferibile al campionato italiano.
Il suo arrivo andrà a formare un centrocampo “muscolare” insieme a Luka Modrić, che porterà qualità e personalità, compensando l’addio di Tijjani Reijnders. La strategia di Max Allegri sembra chiara: rinnovare il motore della squadra, rendendolo più solido fisicamente, ma anche dotato di intelligenza tattica e capacità di costruzione. L’inserimento di Xhaka spingerà verso un 4‑3‑1‑2 (o un 4‑3‑3 variabile), dove il mediano zurighese potrà agire da regista aggiunto o incontrista a seconda delle esigenze.
Il Milan si prepara a dare il via a una svolta significativa a centrocampo, con Xhaka al centro del progetto. L’accordo – contrattuale ed economico – è stato raggiunto, ora resta da convincere il Bayer con l’offerta da 10 milioni di euro. Se tutto andrà per il verso giusto, fra qualche settimana il dirigente Igli Tare potrebbe annunciare ufficialmente l’arrivo del nuovo pilastro rossonero.