Serie A, il Ministero della Salute contrario alla riapertura degli stadi. Zampa: “Che senso ha andare a cercarci dei guai adesso?”.
Il Ministero della Salute è contrario alla riapertura degli stadi di Serie A considerando troppo elevato il rischio di trasmissione del coronavirus a causa degli inevitabili assembramenti causati dal ritorno dei tifosi sugli spalti.
La proposta della Conferenza delle Regioni: stadi aperti al 25 per cento della capienza
Dopo la decisione dell’Emilia Romagna di riaprire gli stadi, la Conferenza delle Regioni ha proposto al governo di autorizzare l’ingresso negli impianti fino al 25% della capienza della struttura. Ingresso condizionato dalla misurazione della temperatura e dall’obbligo di indossare la mascherina.
Il Ministero della Salute contrario alla riapertura degli stadi
Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si è detto fermamente contrario alla proposta, mentre il leader della Lega Matteo Salvini ha parlato di una proposta ragionevole.
Nel dibattito politico si è inserito anche il Ministero della Salute, che si è detto contrario alla riapertura degli impianti. Prima il Ministro Speranza aveva fatto sapere che al momento le priorità sono altre, poi, la sottosegretaria Zampa, intervenuta ai microfoni di Radio 24, ha focalizzato l’attenzione sull’andamento dell’epidemia in Italia e in Europa.
“Che senso ha andare a cercarci dei guai adesso quando possiamo aspettare ancora un paio di settimane? Le Regioni, se volessero, possono anche decidere per proprio conto. Ciò che sta succedendo per gli stadi è già accaduto con la riapertura delle discoteche. Le Regioni le hanno aperte ma poi, di fronte al disastro, il ministro ha fatto un’ordinanza che ne ha imposto la chiusura […]. Noi al ministero siamo contrari, il ministro ha ieri ribadito che prima ci sono le scuole, ci sono altre priorità. Poi ci occuperemo degli stadi“, ha dichiarato Zampa.
