Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi discute il caso Juventus

Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi discute il caso Juventus

Il processo Juventus e le incertezze sul suo svolgimento Abodi discute il caso e l’udienza preliminare è rinviata al 10 maggio.

Andrea Abodi, Ministro dello Sport, intervistato da ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento, ha espresso preoccupazione riguardo al processo penale e sportivo legato alla Juventus. Secondo Abodi, il rischio è quello di trasformare il processo in una sorta di partita di calcio, con squadre che si confrontano invece di rispettare e far rispettare le regole. Il Ministro sottolinea che le regole devono essere uguali per tutti e chi sbaglia deve pagare, senza doppie morali.

L’inchiesta Prisma, tuttavia, ha avuto un esito sostanzialmente inconcludente finora, poiché l’udienza preliminare è stata posticipata al 10 maggio per valutare le richieste delle parti civili depositate presso il tribunale di Torino.

ANDREA AGNELLI

Cosa è accaduto

Entro un mese e mezzo, il giudice per l’udienza preliminare dovrà valutare sia le richieste delle parti civili sia la richiesta di rinvio a giudizio presentata dall’accusa nei confronti del club e di altri 12 indagati, tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici.

La difesa della Juventus punterà sulla questione della competenza territoriale, chiedendo al Gup di pronunciarsi sullo spostamento del processo da Torino a Milano o Roma. Tra i capi d’accusa figura l’aggiotaggio in Borsa, con sede a Milano, mentre i server coinvolti risiedono nella Capitale. Il Gup potrebbe rigettare la richiesta, come già accaduto alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione, oppure potrebbe chiedere un parere alla stessa Corte, che dovrebbe riunirsi in camera di consiglio per decidere in merito.