Il dopo-Putin: i possibili successori

Il dopo-Putin: i possibili successori

In Russia inizia a dilagare l’idea che il presidente Putin possa – o debba – abbandonare il governo al suo quarto mandato, nel 2024.

Alla luce delle recenti sconfitte del Cremlino registrate sul campo di battaglia, a Mosca inizia a dilagare l’idea che il presidente Vladimir Putin possa decidere – o sia costretto – a lasciare il comando. Ma quale potrebbe essere lo scenario politico dopo Putin?

Tra le ipotesi più probabili, c’è quella della presa al comando del fedelissimo Medvedev, fino ad arrivare ai più attendisti Mishustin e Sobjanin. Il leader del Cremlino ha appena compiuto 70 anni: l’età del leader avanza, e le sue politiche di terrore scatenato dalla possibile minaccia nucleare, stanno facendo dilagare l’idea che possa sorgere un nuovo Cremlino, senza Vladimir Putin alla sua guida.

Stando a quanto riferito da una fonte dell’amministrazione presidenziale, riportata poi dal giornale “Repubblica”, questa avrebbe riferito all’analista russo Andrej Pertsev, del think tank Carnegie Politika, che le persone intorno al presidente “non è che vogliano rovesciarlo adesso o stiano complottando, ma c’è la consapevolezza, o il desiderio, che potrebbe non governare il Paese nel prossimo futuro“.

Il quarto mandato

Si comincia quindi a parlare – anche se solo in maniera virtuale – dell’Operatsija Prejemnik ovvero l’Operazione Successore. Il quarto mandato di Vladimir Putin terminerà nel 2024. Ma in seguito alla riforma costituzionale di due anni fa rimane l’eventualità che Vladimir Putin permanga al potere fino al 2036.

L’ex speechwriter di Putin, Galljamov, ha spiegato che il presidente ha a disposizione un tempo limitato per scegliere il suo successore. E alla luce dei recenti avvenimenti in campo di battaglia, il rischio di perdere consensi aumenta sempre più.

Pertsev ha spiegato che la situazione è in evoluzione, ma ancora non c’è nulla di concreto. Le sue asserzioni in merito alla questione: “Putin non ha annunciato l’inizio dei casting e non sta pianificando di lasciare l’incarico. Ma l’interesse mostrato per la corsa dagli esponenti più autorevoli dell’élite, senza menzionare l’entusiasmo dei partecipanti, dimostra che il sistema vuole discutere. E persino vedere, un futuro post-Putin”.

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