Il Papa contro il rogo del Corano in Svezia: “Sono disgustato”

Il Papa contro il rogo del Corano in Svezia: “Sono disgustato”

Il Santo Padre si è espresso negativamente su quanto avvenuto nel Paese scandinavo in un’intervista su un quotidiano arabo.

La notizia di qualche giorno fa del rogo delle copie del Corano in Svezia ha fatto rapidamente il giro del mondo. Un evento pesante, profondamente macchiato di islamofobia, denunciato negativamente da tutte le cariche religiose del mondo arabo. Oggi anche Papa Francesco ha voluto dire la sua su quanto accaduto e lo ha parlando con Al-Ittihad, un quotidiano degli Emirati Arabi. “Mi sento indignato e disgustato da queste azioni“, questo il commento del Santo Padre.

Qualsiasi libro considerato sacro dai suoi autori – spiega il Pontefice – deve essere rispettato per rispetto dei suoi credenti, e la libertà di espressione non deve mai essere usata come scusa per disprezzare gli altri, e permettere questo va rifiutato e condannato“. Il Papa ha anche espresso vicinanza all’impegno mostrato dagli Emirati Arabi e dallo sceicco Mohamed bin Zayed per diffondere fratellanza, pace e tolleranza nel mondo islamico.

La libertà è ciò che distingue una persona – ha aggiunto il Santo Padre -. Dio ci ha creati liberi anche di rifiutarlo, la libertà di pensiero e di espressione sono essenziali per aiutare i giovani a crescere e imparare. Non dobbiamo mai cadere nell’esperienza di trattare i giovani come ragazzi incapaci di scegliere e prendere decisioni sono il presente e investire su di loro significa garantire continuità“.

“Ora sto meglio”

Nell’intervista, che sarà pubblicata nei prossimi giorni e di cui si conoscono alcuni estratti grazie a Vatican News, il Santo Padre ha anche trattato del suo stato di salute, recentemente in pericolo in virtù di un intervento chirurgico all’addome.

È stato difficile – ha commentato Papa Francesco – ma ora, grazie a Dio, sto meglio grazie all’impegno e alla professionalità dei medici e del personale infermieristico che ringrazio molto e prego per loro e le loro famiglie e per tutte le persone che mi hanno scritto e pregato per me in questi giorni“.

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