Il paradosso delle borse in crescita in un'economia lenta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il paradosso delle borse in crescita in un’economia lenta

uomo investimenti grafico crescita

Comprendere la dicotomia tra crescita economica e mercati finanziari

Nel mondo della fisica esiste un principio secondo cui tutto ciò che sale deve inevitabilmente scendere. Sorprendentemente, questo principio trova applicazione anche nell’economia e nella finanza, sebbene a volte i due ambiti sembrino seguire percorsi opposti. Il dilemma nasce quando l’andamento dell’uno si contrappone a quello dell’altro. Idealmente, la crescita economica e la borsa dovrebbero muoversi di pari passo: l’economia cresce, le famiglie si arricchiscono, le imprese incrementano i loro profitti e gli investitori allocano più risorse in borsa.

Tuttavia, ci troviamo di fronte a un’economia che fatica a decollare, con una crescita dello zero virgola, mentre la borsa mostra una vivacità sostenuta, persistendo su livelli massimi storici. Perché accade ciò?

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In un periodo di grande confusione come l’attuale, gli investitori internazionali non si limitano a valutare le condizioni economiche, ma esaminano con attenzione le condizioni delle imprese multinazionali che spesso anticipano il ciclo economico.

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Un esempio è rappresentato dalle banche italiane, attualmente uno dei motori della Borsa Italiana. Nonostante un’elevata capitalizzazione di mercato, sorge spontanea la domanda: perché crescono se i tassi di interesse sono alti? Crescono perché tassi elevati aumentano il margine di intermediazione e di conseguenza i profitti delle banche, spingendo in alto l’indice di borsa. Ma questo non significa che l’economia non possa rimanere indietro. Prima o poi, i conti tendono a riequilibrarsi.

Bisogna anche prestare attenzione all’oro, da sempre considerato il rifugio per eccellenza, ora ai massimi storici. Questo riflette tendenze contrastanti: da una parte, vi è chi si protegge dal rischio di un crollo borsistico; dall’altra, la paura dell’inflazione.

Ma forse c’è un altro elemento da considerare: il sistema finanziario-bancario odierno sembra favorire gli investimenti finanziari ad alto rendimento a discapito degli investimenti produttivi. I prestiti alle imprese sono ai minimi storici e continuano a essere bassi a causa dell’alto costo del denaro. La forbice tra economia e finanza si sta allargando.

Ciononostante, vi è una speranza: che sia attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sia grazie all’entusiasmo che attualmente circonda le prospettive del sistema economico, si possa assistere a una convergenza fra economia e borsa, affinché possano tornare a marciare insieme.

Questa divergenza – e la potenziale convergenza – evidenzia un complesso intreccio tra realtà economiche e psicologia di mercato, offrendo uno spaccato affascinante sui meccanismi che guidano i nostri sistemi finanziari e la crescita economica.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 3 Aprile 2024 15:51

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