Il nuovo codice di autoregolamentazione del PD, una mossa verso elezioni più trasparenti e un impegno contro la corruzione.
In vista delle prossime elezioni amministrative, il Partito Democratico (PD) annuncia un importante passo avanti verso la trasparenza e l’integrità politica con l’introduzione di un nuovo codice di autoregolamentazione per i suoi candidati. Antonio Misiani, Commissario del PD per la Campania, rivela che il codice verrà presentato ufficialmente oggi lunedì 8 aprile durante un incontro del partito a livello regionale.
Verso una nuova politica al PD
“Queste regole rigide che intendiamo applicare ora in Campania a tutti i candidati delle prossime amministrative e che in parte erano già state sperimentate per le comunali a Napoli, potranno essere estese in ogni luogo dove potrebbe rendersi necessario,” ha spiegato Misiani all’ANSA, suggerendo che il modello campano potrebbe presto essere adottato anche in altre regioni come Bari o il Piemonte.
Il Codice di Autoregolamentazione del PD impone ai candidati di presentare, oltre ai curriculum, il casellario giudiziario e il certificato penale, “al fine di istruire adeguatamente l’approvazione delle liste secondo le modalità statutarie“, come affermato da Misiani. Tali documenti sono essenziali per verificare la piena eleggibilità e l’integrità dei candidati.
Impegni etici e trasparenza
Il codice richiede anche che i candidati sottoscrivano un’autodichiarazione con cui si impegnano a denunciare alle sedi competenti e agli organi di Partito eventuali fenomeni di condizionamento del voto. Ma anche di voto di scambio, di intimidazione nel corso della campagna elettorale. Oltre a tentativi di intimidazione, corruzione o concussione nel corso del proprio mandato elettivo o amministrativo.
Inoltre, i candidati devono impegnarsi a comunicare agli organi di garanzia del partito ogni eventuale variazione della propria posizione. Promuovendo trasparenza amministrativa e lotta alla corruzione, e dando priorità al riuso dei beni confiscati alla camorra e all’educazione alla legalità.
L’applicazione del Codice in Campania sarà affidata a Franco Roberti, ex Procuratore Nazionale Antimafia, una figura di spicco nella lotta contro la criminalità organizzata. Il cui ruolo sarà cruciale per garantire l’osservanza delle nuove regole. Secondo quanto riportato da ANSA.it