Il piano di Salvini: aiuti in Africa a sei euro al giorno (invece che in Italia a trentacinque)

Il piano di Salvini: aiuti in Africa a sei euro al giorno (invece che in Italia a trentacinque)

Migranti, Matteo Salvini lancia il piano di aiuti in Ghana: assistenza in Africa al costo di sei euro al giorno (a persona). Il ministro: meglio 6 euro in Ghana che 35 a Tiburtina.

Matteo Salvini continua a lavorare alla ricerca di una soluzione al problema dei migranti. Stando a quanto riferito da il Giornale, il piano del Ministro dell’Interno sarebbe quello di avviare un piano di aiuti direttamente in Africa. A fronte dei 35 euro stimati per vitto, alloggio e beni di prima necessità, la nuova via, intrapresa in Ghana, consentirà allo Stato di spendere sei euro a persona ottenendo gli stessi risultati senza costringere le persone ad abbandonare la propria terra.

fonte foto https://twitter.com/matteosalvinimi

Matteo Salvini presenta il nuovo piano di aiuti in Africa: meglio sei euro in Ghana che trentacinque a Tiburtina

Il piano è stato presentato dallo stesso Matteo Salvini che nel corso del suo intervento al Forum delle Associazioni familiari ha parlato del progetto di assistenza al Ghana. “Entro Natale in 800 avranno lì vitto, alloggio e formazione professionale al costo di 6 euro al giorno“. Ovviamente le valutazioni andranno fatte a lungo termine, ma se la macchina dell’assistenza dovesse funzionare senza intoppi la soluzione potrebbe essere applicata anche ad altri paesi dell’Africa.

Sono convinto di lavorare per il bene non degli italiani ma di tutti – ha proseguito Salvini. Il problema è riconoscere i diritti a chi ce l’ha, distinguendo dall’accoglienza alla San Lorenzo”.

Fonte foto: https://twitter.com/MediasetTgcom24

Il piano di Matteo Salvini

In questo modo, stando alle intenzioni di Matteo Salvini, non solo le persone non sarebbero costrette a lasciare la propria terra, ma potrebbero avere una formazione e un’assistenza sul territorio. Il tutto con un risparmio per le casse dello stato italiano, un dato da non sottovalutare in un periodo in cui i conti dell’Italia sono sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione europea.