Crosetto: “Via i burocrati che dicono solo no”

Crosetto: “Via i burocrati che dicono solo no”

Il neo ministro della Difesa nel governo Meloni, Guido Crosetto, ha parlato dell’approvazione della Legge di Bilancio.

Si va verso l’approvazione della Manovra per la Legge di Bilancio nel tentativo di evitare l’esercizio provvisorio. Durante la mattinata di oggi si è tenuta l’Aula del Senato per la discussione generale. Entro stasera il Governo dovrebbe predisporre la fiducia.

Il via libera definitivo

Per la giornata di domani, 29 dicembre 2022, è atteso il via libera definitivo. Guido Crosetto, neo ministro della Difesa nel governo Giorgia Meloni dovrebbe ripercorrere le varie difficoltà riscontrate durante l’approvazione del testo della manovra, per poi fare un resoconto finale.

Guido Crosetto

I tempi stringono e il governo si affretta. In occasione di un’intervista con il quotidiano Il Messaggero Crosetto ha cercato di mettere un po’ di ordine nel cammino dell’esecutivo, spiegando il motivo di alcuni errori fisiologici commessi dal governo di destra di Giorgia Meloni.

Secondo il parere del ministro della Difesa, i problemi riscontrati durante l’approvazione della Manovra contenuta nella nuova Legge di Bilancio sono dovuti a due fattori. In primis ai pochi giorni di tempo per la preparazione, e poi anche a causa della scarsità di risorse economiche.

La denuncia di Crosetto: “Le risorse sono poche, se non avessimo avuto un’inflazione così alta, se il prezzo del gas non fosse stato così altro, tutto sarebbe stato più facile”. Poi l’accusa nei confronti dei precedenti governi: “Se avessimo avuto i soldi che hanno avuto Conte e Draghi avremmo avuto più possibilità di investire”.

E continua: “Il primo problema è la tempistica. Giorgetti ha avuto appena tre giorni per mettere su la manovra. Non si può pensare di fare politiche nuove, se nei posti chiave tieni i funzionari che hanno mentalità vecchie o servono ideologie di cui noi rappresentiamo l’alternativa”. Infine conclude: “Il termine scade a fine gennaio. Bisogna avere il coraggio di fare queste scelte, mentre in alcuni ministeri c’è il timore di prendere decisioni”.