Matteo Salvini ha programmato un piano per portare la pace tra Ucraina e Russia. Riuscirà nel suo intento o no?
La guerra in Ucraina ha sconvolto le coscienze dei cittadini di ogni Paese. È estremamente problematica, la situazione geopolitica attuale, e non sembra che ci possano essere degli sbocchi che portino alla pace. Alcuni politici stanno cercando di trovare delle possibilità di pace, ma non sembra ci stiano riuscendo: il piano di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri italiano, è stato trattato come uno scherzo o, peggio, bollato come fake news dalla Russia. Anche Matteo Salvini ha formulato un piano per la pace. Sarà questa la chiave di volta che porterà alla fine del conflitto?
Il piano del leader della Lega
In un’intervista rilasciata a La Stampa, l’ex deputato di Forza Italia, Antonio Capuano, ha dichiarato che c’è un piano di pace, formulato in collaborazione con Matteo Salvini. “Abbiamo elaborato un piano, discusso solo in ambito diplomatico, che prevedeva, diciamo così, un metodo. Sarebbe stata l’occasione di sottoporlo ai vertici del governo russo”. Capuano ha detto inoltre che “Salvini non aveva bisogno di alcun mandato. Solo dopo il ritorno da Mosca, se i russi avessero dato il via libera al piano, sarebbe andato da Draghi. È ovvio che senza il timbro del governo non se ne fa nulla”.
In un’intervista a Repubblica, Capuano ha dichiarato che “il senatore Salvini si è mosso con canali diplomatici ufficiali. Russi, soprattutto”. Sembra anche che Putin sia al corrente del piano di Salvini, stando a quanto detto da Capuano. “Mi sembra chiaro. E alcuni segnali da Mosca sono pure arrivati”. Rispetto al Governo italiano, Capuano ha dichiarato che “l’idea era quella di avvertire il governo qualche ora prima di partire, per fare sì che non si bruciasse la trattativa. Ma se Draghi avesse opposto il suo niet, state certi che non saremmo partiti”. L’ex deputato ha concluso asserendo che “Salvini sarebbe tornato dai vertici istituzionali del Paese per riferire. Nessuna iniziativa autonoma”.
I quattro punti del piano
I quattro punti del piano di Matteo Salvini sono i seguenti. Primo: trovare una sede neutrale dove aprire i negoziati. Secondo: nominare tre garanti. Terzo: aprire un tavolo di pace in seguito al ‘cessate il fuoco’. Quarto e ultimo punto: la visita di una figura internazionale di alto calibro – si parla, con tutta probabilità, di Papa Francesco – a Mosca e Kiev.