Turchia, Erdogan in Italia: "L'adesione all'Ue sia rispettata"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Erdogan in Italia: “L’Ue rispetti gli impegni con la Turchia”

Parlamento Europeo

Il presidente turco sta per sbarcare in Italia dove incontrerà il Papa e le autorità italiane. Erdogan lancia un monito all’Europa, affinché rispetti gli accordi sull’ingresso della Turchia nell’Ue.

Recep Tayyp Erdogan sta per arrivare in Italia per una visita di Stato. Il presidente della Turchia è stato intervistato da La Stampa. Il 63enne incontrerà il Pontefice, Mattarella e Gentiloni. Molti i temi trattati dal leader turco.

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L’adesione all’Europa

La Turchia ha ottemperato ai suoi obblighi di Stato-candidato ma non possiamo continuare questo processo da soli. Anche l’Ue deve fare la sua parte, a cominciare dal mantenere le promesse fatte – ha detto Erdogan rivolgendosi a Bruxelles –. A cosa si riferisce? L’Ue blocca l’accesso al negoziato e lascia intendere che la carenza di progressi dipende da noi. È ingiusto. Come lo è che alcuni Paesi Ue avanzino per noi opzioni diverse dall’adesione. Stile Gran Bretagna? Desideriamo la piena adesione all’Ue. Altre opzioni non ci soddisfano. Ci aspettiamo che l’Ue rimuova il più presto possibile ogni ostacolo artificiale alla nostra adesione, assumendo un approccio costruttivo. L’adesione della Turchia non può essere sacrificata a calcoli di politica interna“.

La questione Gerusalemme

Erdogan ha poi affrontato il delicato tema mediorientale, in particolare su Gerusalemme. “Sarà al centro dell’incontro con il Papa. Dopo la dichiarazione di Trump, contraria alla legge internazionale, ci siamo parlati. Voglio ringraziarlo per quella nostra telefonata su Gerusalemme, in seguito alla quale Papa Francesco non ha perso tempo e ha diffuso a tutto il mondo cristiano un giusto messaggio. Perché Gerusalemme non è una questione solo dei musulmani. Entrambi siamo per la difesa dello status quo e abbiamo la volontà di tutelarlo. Nessuna nazione ha il diritto di adottare passi unilaterali e ignorare la legge internazionale su una questione che interessa a miliardi di persone. Per questo l’Assemblea Generale dell’Onu il 21 dicembre 2017 ha definito illegale la decisione Usa. Sono felice che anche l’Italia l’abbia votata. Come si è visto, a fianco della grandissima America c’erano solo Israele e cinque o sei piccoli Paesi“.

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ultimo aggiornamento: 14 Giugno 2020 14:12

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