Il Programma di difesa aerea V-Shorad dell’esercito italiano presentato in parlamento

Il Programma di difesa aerea V-Shorad dell’esercito italiano presentato in parlamento

Mbda guida lo sviluppo del nuovo sistema di difesa terra-aria a cortissimo raggio.

Ill Governo Italiano ha avviato il percorso parlamentare per l’approvazione di un ambizioso progetto di difesa, inviando alle Commissioni Esteri e Difesa del Senato e alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati, la richiesta di parere sul decreto che avvia il programma pluriennale denominato “Rinnovamento della capacità Very Short Range Air Defence (V-shorad) dell’Esercito Italiano”.

Questa iniziativa segue l’urgenza, emersa all’indomani del conflitto in Ucraina, di modernizzare le capacità difensive italiane, sostituendo il sistema Stinger con una soluzione più avanzata.

Il programma A/R n. SMD 23/2023 mira ad acquisire nuovi sistemi di difesa aerea a cortissimo raggio per le unità di artiglieria controaerei dell’Esercito, con l’obiettivo di migliorare la capacità di difesa nazionale e ridurre la dipendenza da fornitori esteri, in linea con le esigenze NATO.

Si prevede lo sviluppo di un sistema innovativo di produzione italiana, configurabile sia in versione spalleggiabile (Manpads) sia veicolare, che utilizzi munizioni intercambiabili.

Esercito Italiano

Attualmente, l’Esercito si affida a un numero limitato di sistemi Stinger, non sufficienti a coprire le esigenze delle unità V-shorad. Il rinnovamento prevede l’ampliamento dell’arsenale per soddisfare la richiesta di dodici nuove unità batteria.

Il nuovo sistema V-shorad dovrà garantire l’efficacia contro le minacce aeree a cortissimo raggio, elevata mobilità sul campo, e interoperabilità con altri sistemi di difesa e di comando e controllo nazionali e internazionali.

La realizzazione del programma vedrà il coinvolgimento di importanti realtà industriali italiane come Mbda Italia, Leonardo, Avio e Iveco Defense Vehicles, oltre a numerose aziende specializzate nei settori meccanico, elettronico e tecnologico.

Ciò comporterà significative ricadute economiche, con stime di 800.000 ore/uomo impiegate nello sviluppo e 1.500.000 ore/uomo nella produzione, oltre a prospettive di export che promettono ulteriori benefici occupazionali.

Con un budget complessivo di 808 milioni di euro, il programma si estenderà dal 2024 al 2036, con la prima fase finanziata con 175 milioni di euro destinati allo sviluppo iniziale.

L’approdo in Parlamento del programma per il sistema di difesa aerea V-Shorad segna un passo significativo verso il rafforzamento delle capacità difensive italiane, con un occhio di riguardo all’indipendenza tecnologica e al sostegno dell’industria nazionale.