Il lavoro minorile italiano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Piaga lavoro minorile: problema anche italiano

ragazza laurea università toga

Secondo un’indagine di Save the Children sono 336mila i minori che lavorano in Italia: “A rischio il loro futuro”.

Il lavoro minorile è un problema che riguarda anche l’Italia. A fare chiarezza e a dare numeri concreti per dare una corretta visione di questo aspetto del lavoro italiano è un’indagine portata avanti da Save The Children, conosciuta come “Non è un gioco“.

Leggendo il report fanno subito impressione i numeri che vengono riportati: in Italia ben 336mila bambini e adolescenti tra i 7 e i 15 anni hanno già lavorato in maniera più o meno continuativa; questi dati fanno luce anche su un’altra problematica che dilaga nel nostro paese, ovvero la dispersione scolastica.

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Le percentuali sono chiare: il 27,8% di questi ragazzi hanno avuto esperienze lavorative già in un’età compresa tra i 14 e i 15 anni; si tratta più o meno di 58mila adolescenti che durante il periodo scolastico hanno lavorato anche in maniera continuativa. A detta degli intervistati sono state svolte mansioni ritenute dagli stessi pericolose e anche in fasce orarie notturne, con conseguenti problemi tanto a livello educativo che psicofisico.

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I dati del lavoro minorile

Il 53,8% di questi ragazzi ha iniziato la sua vita lavorativa dopo i 13 anni, mentre il 6,6% addirittura prima degli 11; un altro dato che fa ragionare è che il 65,4% di questi lavoratori minorenni sono di genere maschile e il 5,7% appartiene a famiglie di immigrati.

Ristoranti, negozi al dettaglio, campagna, cantieri sono i luoghi di lavoro più frequentati da questi baby operai, ma non mancano anche attività domestiche all’interno del nucleo familiare, e nuovi lavori legati al mondo della creazione di contenuti per i social, tutti lavori che secondo gli intervistati richiedono almeno quattro ore al giorno tutti i giorni o solo qualche volta a settimana.

Iniziare a lavorare così presto, nella maggior parte dei casi si hanno delle ricadute negative sulla crescita della persona e in particolare in questi anni si è visto aumentare sempre di più il fenomeno della dispersione scolastica.

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ultimo aggiornamento: 4 Aprile 2023 13:57

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