Renzi e Calenda sono sempre più lontani, tra vari dissidi interni si inserisce anche il ricovero di Berlusconi e il post Forza Italia.
I vertici di Forza Italia non sono gli unici a porsi domande sulla successione della leadership a Silvio Berlusconi. Ma il principale protagonista della Seconda Repubblica, come ha ricordato lo stesso Calenda, e il suo futuro politico sono osservati anche dai centristi.
I dissidi tra Renzi e Calenda non sono mai mancati ma l’arrivo di Schlein ha fatto accelerare le pratiche per la costruzione di un partito unico centrista e riformista per accogliere i delusi del Pd più verso il riformismo ma anche i moderati centristi liberali di Forza Italia insofferenti di una coalizione di centrodestra troppo spostata a destra verso FdI. Ultimamente i due hanno discusso sullo scioglimento dei due partiti Azione e Italia Viva.
La nuova strategia del Rottamatore
I renziani non vorrebbero sciogliere il partito dei riformisti nato dalla corrente del Pd che ha seguito l’ex premier e al suo tesoro accumulato in questi anni. Ma un altro fattore potrebbe insinuarsi in questa lunga diatriba, il ricovero di Silvio Berlusconi. La diagnosi della sua malattia sembra allontanarlo dalla scena politica, quantomeno attiva, e questo aprirebbe nuovi scenari. Lo stesso Sgarbi ha dichiarato che ora nella politica italiana cambia tutto. Lo stesso critico ha rivelato che, prima della malattia, Berlusconi aveva in progetto di fare un grande partito centrista insieme a Calenda.
Le Europee sono vicine e il voto che prima andava a Forza Italia, senza Berlusconi, potrebbe andare verso altre urne. Del resto, nonostante avversari politici, hanno sempre espresso la stima e hanno riconosciuto il carisma l’uno dell’altro. Molti, esponenti stesso di Azione, suppongono che Renzi possa essere l’erede di Berlusconi. Le sorti del partito azzurro sono incerte e sul suo futuro ne dovrà rispondere la premier Giorgia Meloni, capo della coalizione di centrodestra. Nel frattempo però cercheranno di “rubare” l’elettorato azzurro sia da destra che da sinistra e forse Renzi in questa sfida potrebbe spuntarla.