Il riscaldamento globale sta sciogliendo il permafrost artico, liberando virus antichi noti come “zombie”.
Negli ultimi decenni, il riscaldamento globale ha ridefinito i confini della sicurezza climatica e ambientale, ma i virus sono sempre tra noi. Le ondate di calore, lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello del mare sono solo alcune delle sue conseguenze più visibili. Tuttavia, sotto i ghiacci perenni delle regioni artiche si cela una minaccia meno evidente, ma potenzialmente devastante. Stiamo parlando dei cosiddetti virus “zombie”, microorganismi antichissimi conservati nel permafrost, oggi messi in pericolo dallo scongelamento progressivo di queste aree.

Un mondo che si scalda, un pericolo che riaffiora
Il permafrost non è solo ghiaccio: è un archivio naturale che conserva tracce della vita preistorica, inclusi batteri e virus rimasti dormienti per decine di migliaia di anni. Alcuni di questi agenti patogeni, mai incontrati dall’uomo moderno, sono stati identificati in laboratori grazie a campioni prelevati da suoli ormai in fase di scongelamento. E le scoperte recenti sono tutt’altro che rassicuranti.
Dai laboratori ai ghiacciai: virus riattivati dopo millenni
Nel 2023, un gruppo di ricercatori ha riattivato un virus vecchio di 48.500 anni, ancora in grado di infettare organismi viventi. E non è un caso isolato. In Cina, nel ghiacciaio di Guliya, sono stati rinvenuti oltre 1.700 virus, alcuni mai visti prima. Questi eventi dimostrano che, anche dopo millenni di ibernazione, certi virus antichi possono tornare attivi. Il loro potenziale patogeno resta in gran parte ignoto, ma ciò che preoccupa è la possibilità che alcuni possano essere zoonotici, ovvero trasmissibili dagli animali all’uomo.
Il vero problema? Il cambiamento climatico accelera questi processi. Ogni anno, il disgelo del permafrost rilascia quantità crescenti di microorganismi. Alcuni esperti temono che un virus liberato possa adattarsi rapidamente e diffondersi in popolazioni umane impreparate, soprattutto in regioni artiche con risorse sanitarie limitate.
Lo scioglimento dei ghiacci artici sta creando le condizioni ideali per il risveglio di virus millenari, una minaccia invisibile ma reale. E mentre il mondo si concentra su crisi più immediate, i virus “zombie” potrebbero diventare la prossima emergenza sanitaria globale.