Il segreto della rivoluzione elettrica cinese: auto a un terzo del prezzo
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il segreto della rivoluzione elettrica cinese: auto a un terzo del prezzo

Ricarica auto elettrica

L’Unione Europea e gli Stati Uniti cercano di colmare il gap con la Cina, ma il vantaggio è già notevole per le auto.

Il 2023 è destinato a essere un anno cruciale per il settore automobilistico: una su cinque auto vendute sarà elettrica, come prevede l’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE). La domanda globale per questi veicoli sta letteralmente “esplodendo“. Con oltre 10 milioni di vetture elettriche immatricolate nel 2022, per un valore di 425 miliardi di dollari.

L’Italia rimane indietro rispetto agli altri paesi, con solo il 3,7% del mercato delle auto elettriche, ma la tendenza generale è in aumento. Nel 2030, le auto a batteria rappresenteranno almeno il 60% delle vendite in Cina, Stati Uniti e Unione europea. Una trasformazione che porta con sé incertezze industriali e geopolitiche.

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La rivoluzione elettrica implicherà una riduzione dei consumi di petrolio di circa 5 milioni di barili al giorno (circa il 5% della domanda complessiva). Ciò comporterà minori entrate per i paesi produttori di petrolio e per quelli che applicano tasse su benzina e diesel. Nell’UE, ad esempio, si prevede una perdita di entrate di circa 50 miliardi di euro.

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La differenza nel mondo

Tuttavia, la maggiore incertezza riguarda l’assetto geografico dell’industria automobilistica. Con l’avvento delle auto elettriche, la produzione si sta spostando verso l’Oriente, in particolare la Cina, che nel 2022 ha registrato oltre il 60% delle vendite. Grazie a queste cifre, Pechino è riuscita a creare una filiera efficiente e tecnologicamente avanzata, sfruttando le economie di scala.

Il prezzo medio di un’auto elettrica in Cina è oggi inferiore ai 10.000 dollari, meno di un terzo rispetto ai consumatori americani ed europei. Non sorprende, quindi, che la Cina sia responsabile di oltre il 35% delle esportazioni globali di auto a batteria, assumendo un ruolo di primaria importanza nel settore.

Di fronte a questa egemonia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti cercano di colmare il divario industriale attraverso piani di incentivi massicci. Finora, l’Inflation Reduction Act americano si è dimostrato più efficace, attirando in soli otto mesi 52 miliardi di dollari di investimenti da parte di costruttori e produttori di batterie. Tuttavia, la sfida per competere con la Cina, che controlla il 75% della produzione globale di batterie per auto elettriche, rimane ardua.

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ultimo aggiornamento: 1 Maggio 2023 20:13

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