Il sesso senza consenso è stupro? Non per i Paesi europei
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il sesso senza consenso è stupro? Non per i Paesi europei

abuso violenza donne

L’Unione Europea sta valutando modifiche alla legislazione dei suoi stati membri per garantire più protezione alle donne.

Il sesso senza consenso non è riconosciuto come stupro in molti Paesi europei. A livello normativo, infatti, 27 stati dell’UE non sono d’accordo con questa ipotesi. Su questo dovrebbe intervenire proprio il Parlamento europeo, al lavoro su una direttiva volta a conformare le legislazioni degli stati membri per dare maggiore protezione alla donne, sia dal punto di vista fisico che informatico.

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Tutti i rapporti sessuali non consensuali devono essere classificati come stupro nella legge di ogni Stato membro dell’Unione Europea, questo il messaggio degli europarlamentari. A questo va aggiunta anche la richiesta dell’introduzione di nuove aggravanti per dare maggiore tutela a bambini, anziani e persone deboli.

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Le statistiche sulla violenza

La violenza di genere è indiscutibilmente fra le violazioni dei diritti più diffuse in Europa. La maggior parte delle vittime sono donne: una femmina su tre, in questo continente, ha subito una violenza fisica o sessuale dallìetà di 15 anni. Una su due ha subito molestie sessuali.

La definizione di stupro è fondamentale per portare a nuove leggi o alla modifica di quelle presenti. Gli europarlamentari vorrebbero infatti trasformarla in “assenza di consenso“, aggiungendo “paura e intimidazione” ai fattori che precluderebbero una libera scelta. Tra le proposte, inoltre, c’è anche quella dell’introduzione di nuove aggravanti: ad esempio nel caso in cui una violenza sessuale porti la sua vittima al suicidio o alla morte, o quando viene perpetrata per punire l’orientamento sessuale di chi la riceve.

Il commento della eurodeputata

Il testo che abbiamo approvato oggi – spiega l’europedutata dei Socialisti e Democratici Pina Picierno – è estremamente avanzato e tiene conto di vari aspetti che la proposta originale non affrontava a sufficienza, come la questione della vittimizzazione secondaria e la protezione dei bambini che assistono alla violenza nelle relazioni di intimità“. Dal 10 al 13 luglio l’assemblea dell’UE si riunirà in plenaria per valutare la possibilità di introdurre le nuove leggi.

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ultimo aggiornamento: 30 Giugno 2023 13:43

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