Migranti, Orlando sfida Salvini: quattro migranti iscritti all’anagrafe

Migranti, Orlando sfida Salvini: quattro migranti iscritti all’anagrafe

Migranti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando procede con l’iscrizione all’anagrafe di quattro cittadini stranieri con permesso di soggiorno provvisorio.

Continua a far discutere la questione migranti, che ha diviso l’opinione pubblica e la politica italiana. Mentre Matteo Salvini cerca una strategia per il respingimento in mare delle Ong che trasportano migranti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sfida il ministro dell’Interno e il suo decreto Sicurezza procedendo con l’iscrizione all’anagrafe di quattro migranti.

http://www.mediagol.it/palermo/cessione-palermo-parla-leoluca-orlando-sono-il-sindaco-e-non-so-nulla/

Migranti, il sindaco di Palermo procede con l’iscrizione all’anagrafe di quattro stranieri con permesso di soggiorno provvisorio

Dopo la polemica sul decreto Sicurezza, che ha visto emergere la fazione dei cosiddetti sindaci ribelli, il numero uno di Palermo Leoluca Orlando ha firmato i primi provvedimenti che consentono l’iscrizione all’anagrafe di quattro cittadini stranieri con permesso di soggiorno concesso per motivi umanitari in quanto richiedenti asilo. Le condizioni giuridiche dei quattro non basterebbero, per il decreto Sicurezza, per procedere all’iscrizione all’anagrafe.

Per superare le restrizioni del decreto Sicurezza, Leoluca Orlando ha deciso di agire in prima persona nelle vesti di ufficiale di governo e ufficiale di anagrafe. Il sindaco di Palermo ha fatto sapere che ha agito in nome dell’obbligo a rispettare la Costituzione, facendo dunque intendere che il decreto Sicurezza sia anticostituzionale.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

Violato il decreto Sicurezza, si attende una reazione di Matteo Salvini

La palla passa ora a Matteo Salvini (e a tutto il governo). A Palermo siamo di fronte a un caso in cui un sindaco ha coscientemente e volutamente violato una legge emanata dall’esecutivo, legge diventata esecutiva. Agire contro Orlando in maniera troppo dura potrebbe portare a una reazione a catena degli altri sindaci cosiddetti ribelli, mentre non agire potrebbe creare un pericoloso precedente.