Come stanno gli italiani? Il sondaggio di fine anno del Corriere della Sera sugli umori della popolazione. Resta la preoccupazione per l’aspetto economico e per il mondo del lavoro.
Il sondaggio di fine anno del Corriere della Sera ci regala una fotografia interessante sulle emozioni, le sensazioni, le paure e le speranze degli italiani alla fine del 2019 e con un decennio ormai alle spalle.
Il sondaggio di fine anno del Corriere della Sera sugli umori degli italiani
Quasi il cinquanta per cento del campione intervistato è convinto del fatto che il Paese stia andando nella direzione sbagliata. Si tratta di una percentuale altissima di scettici e/o pessimisti, che vivono in un clima di incertezza e generale malcontento per quanto riguarda la considerazione verso il Paese.
Le preoccupazioni principali riguardano l’economia e il lavoro
Una delle principali preoccupazioni – e non sorprende – è legata all’aspetto economico. Appena il 15% ha espresso un giudizio positivo sulla situazione economica. Il 76% ha espresso invece un parere negativo. Con ogni probabilità sul giudizio pesano anche le recenti polemiche e le recenti discussioni sulla manovra economica, che solitamente, a prescindere dal colore del governo, ha un contraccolpo sull’esecutivo in carica.
Gli altri timori degli italiani sono legati al mondo del lavoro e all’aspetto economico. Anche questi dati aiutano a comprendere il motivo per cui la tendenza della maggioranza della popolazione sia quella a risparmiare invece che a investire.
La preoccupazione per l’ambiente
La notizia positiva è che, rispetto agli anni passati, sta prendendo piede la preoccupazione legata all’ambiente, avvertito come una realtà in crisi e da difendere per evitare ripercussioni sulle generazioni future.
Una moderata soddisfazione a livello locale
Un altro aspetto positivo è che a livello locale la maggior parte della popolazione si è detta soddisfatta. Interpretando i dati, i cittadini apprezzano il contesto in cui vivono ma non sono soddisfatti della dimensione nazionale, sia politica che economica.