Il Tribunale di Milano sul caso ex Ilva: ArcelorMittal non interrompa la produzione. Il 27 novembre l’udienza sul ricorso dei commissari.
Nuovo capitolo del caso ex ilva, il Tribunale di Milano chiede ad ArcelorMittal di non fermare gli impianti.
Ex Ilva, il Tribunale di Milano: ArcelorMittal non fermi gli impianti
In attesa dell’udienza sul ricorso dei commissari, fissata per il prossimo 27 novembre, il Tribunale di Milano ha chiesto che ArcelorMittal non fermi gli impianti, come invece comunicato dalla società che ha preparato un piano per la chiusura degli altiforni.
La nota invita Mittal “a non porre in essere ulteriori iniziative e condotte in ipotesi pregiudizievoli per la piena operatività e funzionalità degli impianti“.
“Tenuto conto della non adozione di provvedimenti inaudita altera parte […] le parti resistenti in un quadro di leale collaborazione con l’autorità giudiziaria e per il tempo ritenuto necessario allo sviluppo del contraddittorio tra le parti, a non porre in essere ulteriori iniziative e condotte in ipotesi pregiudizievoli per la piena operatività e funzionalità degli impianti, eventualmente differendo lo sviluppo delle operazioni già autonomamente prefigurate per il limitato tempo necessario allo sviluppo del presente procedimento“.
Boccia rilancia l’ipotesi del commissariamento con prestito ponte
Intervenuto ai microfoni di Radio Capital, il Ministro Boccia ha presentato la proposta di un prestito ponte a di nuovi commissari in grado di traghettare l’impianto magari fino a una nuova offerta.
Nel caso in cui ArcelorMittal dovesse lasciare Taranto, si dovrebbe procedere con “l’amministrazione straordinaria, con un prestito ponte da parte dello Stato”. La gestione sarebbe quindi affidata ai commissari, che dovrebbero rilanciare lo stabilimento per poterlo rimettere sul mercato entro due anni.