Coronavirus, ‘Il vaccino non ci sarà per tutti’

Coronavirus, ‘Il vaccino non ci sarà per tutti’

Coronavirus, Ilaria Capua parla del vaccino: “Mentre si dibatte se rendere obbligatoria la vaccinazione, teniamo in mente che non ce ne sarà abbastanza per tutti”.

La nota virologa Ilaria Capua entra nel dibattito sulla diffusione del vaccino e lo fa facendo scattare un pericoloso campanello d’allarme. Il concetto che ha espresso sui social è chiaro: il vaccino contro il coronavirus non ci sarà per tutti, quindi serve studiare un piano strategico per tutelare la fascia sensibile e debole della popolazione per poi andare a contenere e gestire gli altri casi con le ormai note norme anti-contagio che comunque al momento della diffusione del vaccino potrebbero essere alleggerite, allentate.

Coronavirus, Ilaria Capua: “Il vaccino non ci sarà per tutti”

Le dichiarazioni di Ilaria Capua arrivano nel momento in cui si discute, anche in Italia sulla possibilità di rendere il vaccino obbligatorio oppure no.

Quella che arriva dalla pagina Twitter di Ilaria Capua è una doccia fredda che in qualche modo spinge a cambiare il paradigma della discussione in corso.

“Sintesi sulle scaramucce di oggi. Mentre si dibatte se rendere obbligatoria la vaccinazione, teniamo in mente che non ce ne sarà abbastanza per tutti. Urge, quindi un piano per la sua somministrazione per offrire una protezione strategica per il Paese e mirata a chi ne ha bisogno”.

Di seguito il post di Ilaria Capua pubblicato sulla propria pagina Twitter.

Il dibattito in Italia, le visioni differenti di Conte e Matteo Renzi

Per quanto riguarda la situazione italiana, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva fatto sapere che il vaccino sarà messo a disposizione dei cittadini ma non sarà obbligatorio. Ipotesi non condivisa dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, secondo cui “è scontato che dovrà essere assolutamente obbligatorio”. I vaccini non sono un optional – aveva chiarito Matteo Renzi. I vaccini non sono un optional: se ci sarà un vaccino riconosciuto dovrà essere obbligatorio. Altrimenti che senso ha?“.