A Parma, l’europarlamentare Ilaria Salis rilancia la critica sulle “barbarie” in carcere: cosa ha detto e le polemiche sotto al suo post.
Ilaria Salis è nota per alcune “uscite” che scaldano gli animi, basti pensare – ad esempio – al suo recente commento sulla dittatura. Anche le parole pronunciate a Parma non hanno lasciato indifferenti. In città per la presentazione del suo libro, l’europarlamentare ha incontrato studenti, docenti e attivisti impegnati nella difesa dei diritti delle persone detenute, esprimendo posizioni forti sul carcere.

Ilaria Salis contro “la barbarie della prigione”
“Ieri a Parma – scrive su X (Ex Twitter) Ilaria Salis – ho avuto il piacere di incontrare chi lavora nel Polo Universitario Penitenziario (…) e varie realtà impegnate nella difesa dei diritti delle persone detenute, sia da prospettive abolizioniste che di riformismo radicale“.
La parlamentare europea ha descritto l’incontro come “uno scambio intenso e stimolante, seppur breve“. Aggiungendo: “Ci tengo a ringraziare tutte e tutti per aver condiviso con me esperienze e riflessioni preziose. Con l’impegno di rivederci presto“.
Il dialogo con chi vive o studia il sistema penitenziario dall’interno ha dato spazio a riflessioni critiche. Una su tutte, la più forte secondo Salis: “Il carcere è un’istituzione in contraddizione con la propria missione istituzionale: afferma di voler rieducare, ma proprio la sua struttura e la sua logica lo rendono incapace di farlo“. A partire da questa considerazione, l’europarlamentare ha lanciato un appello per un cambiamento profondo: “Credo sia urgente avviare un grande lavoro collettivo, culturale e politico, per andare oltre la barbarie della prigione“.
Scoppia la polemica sotto al post
Le parole di Ilaria Salis, come spesso accade, hanno acceso il dibattito anche online. Alcuni utenti di X hanno risposto in modo critico o ironico. Tra i commenti più polemici c’è chi ha scritto: “Persone detenute? Ah già l’argomento le interessa da vicino“, con un chiaro riferimento alla vicenda personale della parlamentare.
Altri, con toni sarcastici, hanno commentato: “Giusto. Il tipo ad esempio che a Monreale ha seccato 3 ragazzi per motivi idioti, infatti non deve subire la barbarie del carcere, deve essere solo rieducato, al suono di bella ciao se possibile“.
Ieri a Parma ho avuto il piacere di incontrare chi lavora nel Polo Universitario Penitenziario – docenti e studenti – e varie realtà impegnate nella difesa dei diritti delle persone detenute, sia da prospettive abolizioniste che di riformismo radicale.
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) April 30, 2025
È stato uno scambio… pic.twitter.com/YQbDO03507