Il lungo discorso controverso di Ilaria Salis in Parlamento a Strasburgo e il paragone che riguarda i trafficanti di esseri umani.
La recente battaglia in favore di alcuni lavoratori in sciopero è stata solo una delle tante portate avanti da Ilaria Salis. L’eurodeputata con Avs, infatti, a margine della plenaria in Parlamento a Strasburgo, si è lanciata in un discorso importante che ha, però, suscitato diverse reazioni controverse a causa di una sorta di paragone che riguarda anche i trafficanti di esseri umani.

Ilaria Salis e il discorso a Strasburgo: i dettagli
Sta facendo discutere il recente intervento in plenaria a Strasburgo di Ilaria Salis. L’eurodeputata con Avs, infatti, in un certo senso ha paragonato scafisti e passeur a chi aiutava gli ebrei a scappare dal nazifascismo. “Smuggler, in inglese. Passeur, in francese. In italiano si direbbe contrabbandiere ma questo termine rimanda soprattutto al passaggio transfrontaliero di merci, non di persone. Nel linguaggio pubblico si usa spesso trafficante di esseri umani ma non vuol dire la stessa cosa e questa confusione semantica non è casuale, fa parte del repertorio discorsivo della guerra contro la migrazione. Il trafficante è chi costringe le persone con la forza, l’inganno o la minaccia. Le riduce in schiavitù, le sfrutta, le sequestra”.
La Salis ha quindi portato come esempio quello del generale libico Almasri: “liberato dal governo Meloni e riaccompagnato a casa con volo di Stato” definendolo “un trafficante di esseri umani. Il contrabbandiere, invece, è chi organizza l’attraversamento di un confine chiuso per persone che hanno scelto volontariamente di partire e pagano per il servizio” basato “sul consenso e che non avrebbe motivo di esistere se ci fossero vie legali e sicure per la migrazione”.
Il paragone che riguarda i trafficanti
La Salis ha ovviamente precisato nel suo intervento che “non tutti gli smuggler siano brave persone” ma anche che tale categoria “non deve essere confusa con quella dei trafficanti. Come europei poi dobbiamo ricordarci una cosa. Nel passato furono contrabbandieri anche coloro che durante il nazifascismo aiutarono gli ebrei a superare illegalmente i confini mettendoli in salvo dalle persecuzioni e dalle deportazioni nei lager”.
La donna ha quindi completato il suo intervento: “Credo e spero che oggi nessuno abbia il coraggio di definirli criminali. Siamo giustamente tutti concordi nel riconoscere che hanno reso un servizio di altissimo valore all’umanità. Ecco, anche oggi molti contrabbandieri offrono semplicemente un servizio a chi ha deciso di fuggire da guerre, persecuzioni, miseria e disastri climatici”.
Al netto di diversi commento positivi per le sue parole, la Salis si è trovata, come suo solito, a fare i conti con una valanga di parole negative. “Ma come sei disadattata”, si legge nel post condiviso che riassume il suo discorso. “Ma come si fa a fare determinati paragoni”, ha scritto un altro.